Attualità
19 Ottobre 2016
I bambini della Poledrelli 'adottano' un'aiuola in piazzale Giordano Bruno

Il quartiere Giardino torna a fiorire

di Redazione | 2 min

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di Carolina Fiorini

Si parla del quartiere giardino, ma un giardino senza fiori che giardino è? Ci hanno pensato l’associazione Comitato Zona Stadio e la scuola elementare Poledrelli di Ferrara con il supporto tecnico dell’Ufficio Verde e dell’Urban Center del Comune a colorare la zona Gad.

Con questa filosofia nasce il progetto “Adottiamo un’aiuola”, un’iniziativa che si prefigge di far conoscere ai bambini le zone limitrofe alla scuola che frequentano, rendendoli partecipi della creazione e cura di una vasta aiuola nel parco retrostante la Poledrelli, il parco Giordano Bruno.

Altra meta del progetto prevede la valorizzazione e il miglioramento dell’area limitrofa la stazione incentivando anche l’inclusione dei migranti delle comunità locali, coinvolgimento reso possibile grazie al Centro di Mediazione di Ferrara.

Il progetto è stato realizzato e pensato per ricoprire i prossimi due anni: sono state infatti coinvolte due classi terze per un complessivo di 25 bambini circa che almeno una volta al mese – il mercoledì mattina in orario scolastico – cureranno l’aiuola ‘adottata’ del verde pubblico annaffiandola, seminandola e strapiantandola con piante e fiori di diverse e colorate varietà.

“È una favola che comincia con un sogno in cui i protagonisti sono i bambini” ha spiegato entusiasta Vissia Zanovi, vicepresidente del Comitato Zona Stadio. L’attività didattica delle classi elementari non prevederà solamente la cura dell’aiuola, bensì l’osservazione della natura e dei cambiamenti stagionali, il senso civico, la sostenibilità ambientale e tutte le attività di gioco, piantumazione e cura.

Il progetto ha avuto un costo complessivo di 1.000 euro, spese sostenute dall’associazione Anolf col contributo, e donazione, di oltre 300 viole, narcisi e tulipani provenienti dall’azienda di floricoltura Boarini di Quartesana e Flowerdirk, un’azienda vivaistica olandese che ha offerto i colorati fiori a bulbo.

È una rete di associazioni territoriali che funziona: altri importanti protagonisti della favola sono la cooperativa Serena e Ipercoop, l’una partecipa con la costruzione di una bacheca per annunci e comunicazioni grazie al laboratorio di falegnameria del Csrd San Martino, l’altra ha invece donato borse di stoffa a ciascun bimbo in modo da tenere raccolto il materiale necessario.

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