Attualità
19 Ottobre 2016
In programma cooking show e percorsi di educazione alimentare per pazienti oncologici

Ottobre Rosa: tempo di prevenzione per il cancro al seno

di Redazione | 4 min

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Gullini, Benatti, Sapigni, Di Ruscio, Frassoldati, Marchi

Gullini, Benatti, Sapigni, Di Ruscio, Frassoldati, Marchi

Nella provincia di Ferrara vengono diagnosticati ogni anno circa 380 nuovi casi di tumore mammario e, sempre sul nostro territorio, sono quasi 5mila le donne che vivono dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro al seno su oltre 500mila casi in tutta Italia.

Sono i dati, rilevati dal  Registro Tumori della Provincia di Ferrara, da cui parte la conferenza di presentazione delle iniziative dell’Ottobre Rosa 2016 a cui aderiscono anche le due aziende sanitarie ferraresi.

La campagna Nastro Rosa, promossa da ormai 30 anni dalla Lega Italiana Lotta contro i Tumori (Lilt), ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce, informando il pubblico femminile anche sugli stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare.

Ottobre di conseguenza diventa anche per il “Pdta Mammella” (percorso diagnostico terapeutico assistenziale specifico) delle Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara il mese più significativo al fine di organizzare iniziative per diffondere sempre più l’attenzione alla prevenzione del tumore della mammella. Tant’è che la nostra provincia è fra quelle con i tassi di adesione più alti al programma di screening: oltre il 70% contro una media nazionale poco al di sopra del 50%.

All’incontro, tenutosi questa mattina presso l’ospedale di Cona, erano presenti il direttore sanitario del Sant’Anna Eugenio Di Ruscio, l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni, il direttore Unità Operativa Oncologia del S. Anna Antonio Frassoldati, il presidente Lilit di Ferrara Sergio Gullini, la presidente di Andos Ferrara Marcella Marchi e il presidente dell’istituto Ial Enrico Benatti.

 

La conferenza è stata l’occasione per fare il punto sul Pdta Mammella istituto nel 2014 dalle due aziende sanitarie per avere una  modalità unitaria di gestione delle donne con tumore mammario. Quest’anno sono stati discussi finora 438 casi con una previsione di aumento a fine anno di circa il 10% (in linea con i dati dell’anno scorso, quando i casi discussi sono stati 488); nella maggior parte dei casi indirizzati ad un’azione chirurgica, con intervento conservativo per il 75,9% e demolitivo nel 24,1% dei restanti.

 

Per ridurre i tempi di attesa per il trattamento chirurgico è stato reso disponibile un maggior numero di sedute operatorie: nel 2015 i tempi di attesa per intervento chirurgico sulla mammella erano entro i 30 giorni per l’85,5% dei casi, mentre nel primo bimestre 2016 il 100% dei casi è stato operato entro i 30 giorni. Nel 24% dei casi è stato possibile programmare una radioterapia durante lo stesso intervento chirurgico. Nel 14% dei casi è stato avviato un trattamento oncologico preoperatorio per consentire una chirurgia più limitata.

Tutte le pazienti vengono valutate per trattamenti oncologici precauzionali: chemioterapia (21,5% dei casi), terapie biologiche o terapie ormonali; i trattamenti possono essere eseguiti presso i day-hospital oncologici dei vari ospedali provinciali, tutti afferenti all’Oncologia dell’ospedale di Cona. Qui è possibile anche offrire alle pazienti, grazie agli oltre 30 studi sperimentali attivi, terapie innovative di ultima generazione, in diverse fasi della malattia.

Entrando nel vivo dell’Ottobre Rosa, il filo conduttore degli eventi è quello del rapporto alimentazione e tumori, sia nella prevenzione che durante e dopo i trattamenti oncologici: nel tumore della mammella, si stima che circa il 30% potrebbe essere prevenuto attraverso una attenzione agli aspetti alimentari.

Da queste considerazioni è nata l’idea del cooking show che si svolgerà il 24 ottobre, dalle 17,30, all’interno del centro di promozione sociale Rivana Garden, dal titolo il “sapore della prevenzione”. L’iniziativa vuole far capire come sia possibile fare prevenzione senza rinunciare al gusto del cibo e senza dover ricorrere a diete “ferree”. Nel corso della serata, oltre all’intervento di uno specialista in scienze dell’alimentazione e ad interviste sui diversi alimenti e metodi di preparazione, sarà possibile gustare le ricette che i medici del Pdta Mammella, insieme agli studenti dello Ial,  prepareranno utilizzando alimenti con dimostrate proprietà in senso preventivo.

Il secondo progetto ai nastri di partenza è rappresentato da un percorso di educazione alimentare per pazienti oncologici che nasce dalla collaborazione fra Azienda Ospedaliera (Oncologia e Servizio Dietistico), Azienda Usl (che mette a disposizione un ambulatorio dedicato) e la Lilt. Il progetto prevede che ogni donna con diagnosi di carcinoma della mammella venga sottoposta ad uno screening per valutare il potenziale o reale rischio alimentare. Sulla scorta del risultato ottenuto da questo screening e in base allo stato di malattia ed al tipo di terapia, la paziente verrà inviata ad una consulenza presso le dietiste dell’ospedale di Cona o  presso l’ambulatorio di counselling alimentare della Lilt.

Questo ambulatorio sarà attivo il mercoledì mattina presso la Cittadella della Salute di Ferrara (previo appuntamento). Nell’ambulatorio le pazienti saranno valutate da una dietista e da una psicologa che elaboreranno uno specifico percorso di educazione alimentare, e di recupero nutrizionale dopo il completamento delle terapie oncologiche, per favorire un miglior recupero fisico.  Questo progetto si colloca in un’attività più ampia, che sarà offerta anche ad altri pazienti oncologici con problemi alimentari, ed in particolare per i tumori del distretto orofaringeo, dell’esofago e dello stomaco.

E’ inoltre in corso di realizzazione un opuscolo informativo, rivisto secondo i principi della Health Literacy, sugli aspetti di corretta alimentazione che verrà consegnato ad ogni donna inserita nel percorso di educazione alimentare. Altri progetti attuati nel 2016 sono stati la gestione del follow up, esenzione per patologie (048) semplificata, valutazione qualità percepita, organizzazione interna e cuffia refrigerante.

 

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