Attualità
15 Ottobre 2016
La riabilitazione passa dal centro diurno sociale il Melo a Barco

Parkinson: ricomincia il laboratorio di musicoterapia

di Redazione | 2 min

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LABORATORIO_MUSICOTERAPIA_PARKINSONDa sabato 15 ottobre riprende il laboratorio di musicoterapia rivolto a persone affette dalla malattia di Parkinson, realizzato dalla cooperativa Camelot in collaborazione con l’associazione Gruppo Estense Parkinson, grazie al contributo dei Rotary Club di Ferrara e Ferrara Est.

Al laboratorio partecipano persone affette da Parkinson che il sabato mattina, da dicembre 2016 a marzo 2017, si ritroveranno presso il centro diurno sociale il Melo a Barco, Ferrara, per svolgere assieme attività legate al canto e alla musica al fine di mantenere e riattivare le loro funzionalità.

Il laboratorio è un luogo di ascolto, espressione e condivisione attraverso le note e la voce, ed è anche un luogo di cura e di riabilitazione, concepito per affiancarsi alla terapia clinica e farmacologica.

Sotto una costante supervisione scientifica, mira alla riabilitazione vocale, ma anche a stimolare le funzioni cognitive legate a movimento, espressione ed improvvisazione. Durante le ore di laboratorio, i partecipanti verranno coinvolti in esercizi mirati al rilassamento, vocalizzi ed esercizi di coordinazione motoria applicata alla ritmica musicale, anche con l’ausilio di strumenti musicali.

Il laboratorio di musicoterapia è nato nel 2014 e giunge quest’anno alla sua quarta edizione. E’ sviluppato attraverso un approccio multidisciplinare in collaborazione con la Clinica Neurologica del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Università di Ferrara ed il contributo di Enrico Granieri, professore di Neurologia e Neuroscienze Cliniche e direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Ferrara, e Francesco Stomeo, foniatra che collabora per la valutazione dei pazienti. Le attività sono curate da un’équipe composta da due musicoterapiste, un’animatrice sociale e un autista per il servizio di trasporto per le persone non autonome.

Ad oggi, le terapie disponibili non permettono di ottenere la guarigione da questa malattia, la più diffusa tra le patologie neuro-degenerative dopo la malattia di Alzheimer. Nonostante i progressi in campo medico, le persone che si ammalano, affrontano un processo cronico ed invalidante. Si calcola che in Italia, entro il 2030 il numero di casi raddoppierà, con ripercussioni sulla qualità della vita dei malati e dei loro familiari, a cui il laboratorio mira a dare un sollievo.

E’ sempre più diffusa, con l’avallo della letteratura scientifica, la pratica di affiancare alle terapie oggi disponibili, approcci non-farmacologici, per sostenere la persona in percorsi riabilitativi e di cura. Per questo, dal 2013, la musicoterapia è inserita nelle Linee Guida di Diagnosi e Cura dell’Istituto Superiore di Sanità del Ministero della Salute, per il suo valore curativo e riabilitativo, il recupero dell’attenzione e delle capacità relazionali, il lavoro mirato sulla voce e la parola.

Per informazioni contattare Elias Becciu, referente del laboratorio, all’indirizzo e-mail eliasbecciu@coopcamelot.org o al numero 3703380505.

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