Argenta. Il parco del Delta, il prestigioso riconoscimento Mab Unesco, la cultura dell’acqua, il lavoro dell’uomo che ne deriva, il turismo slow, l’amore per le proprie tradizioni, per quelle culinarie in particolare, gli eventi costruiti attorno a tutto questo patrimonio: sono questi gli elementi di valorizzazione del territorio che accomunano fortemente il comune di Argenta a quello di Comacchio, come tutti i comuni del Delta.

È proprio partendo da questi capi saldi che il comune di Argenta si fa sostenitore della candidatura di Comacchio a capitale italiana della cultura per il 2018. L’iniziativa del Comune di Comacchio ufficializzata lo scorso luglio può già contare sul sostegno della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Ferrara e di alcun comuni dell’area deltizia e oltre.

“Un sostegno corale a cui noi ci uniamo con forza – dichiara il sindaco Antonio Fiorentini -. Viviamo in un territorio stupendo, un sito di grande pregio su cui da anni l’amministrazione lavora per valorizzarlo sempre di più, per far crescere un turismo di qualità e mi sembra che poco alla volta ci stiamo riuscendo, lo dimostrano i numeri, l’ecomuseo di Argenta ha registrato nel 2015 oltre 17.000 visitatori”.

La ricchezza del territorio “va protetta perché è fonte di reddito turistico e soprattutto elemento fondante di equilibrio ambientale” commenta Fiorentini che a tal proposito ricorda che il “sodalizio con Comacchio si estende anche sul fronte del nostro no alla richiesta di autorizzazione per indagini esplorative per la ricerca di idrocarburi nel Comune di Argenta”.

“È nostra intenzione – conclude il sindaco argentano – sostenere fermamente una strategia energetica di prospettiva, fondata cioè sull’investimento nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, coerentemente con un graduale passaggio dagli idrocarburi all’energia verde. Come Unione Valli e Delizie- insieme a Portomaggiore e Ostellato- ci opponiamo quindi all’ipotesi che si possa trivellare sul nostro territorio, sul quale inoltre stiamo lavorando per il suo allargamento al patrimonio Unesco”.