Cronaca
30 Settembre 2016
Colpirono le Ipercoop estensi portando via 160mila euro. In un'intercettazione un complice disse: "Andiamo a Ferrara perché sono stupidi"

Banda del Bancomat, chiesti 5 anni per il capo

di Daniele Oppo | 2 min

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f48a9805-4d67-4da5-9bc1-0339f24e2e2fEra considerato il capo, ed è l’unico della ‘banda del bancomat’ ad aver scelto il rito abbreviato (condizionato):  per lui la procura di Ferrara ha chiesto 5 anni di reclusione.

Si sta avvicinando a conclusione il processo a carico di Gheorghita Filimon, detto Neon-Boss, cittadino romeno di 40 anni, già detenuto nella Casa Circondariale di Ferrara che, insieme ai suoi complici è stato autore di diversi furti nei bancomat di mezza Penisola e anche oltre, spingendosi fino in Sardegna. La banda, a cui diverse procure davano la caccia, è stata smantellata definitivamente nel marzo 2016 dai carabinieri di Ferrara dopo oltre cinque mesi di difficili indagini coordinate dal pm Giuseppe Tittaferrante.

La banda – composta da sei elementi, cinque romeni e un italiano, uno dei quali ancora ricercato – fece alcuni grossi colpi a Ferrara: uno presso il centro commerciale Ipercoop “Il Castello” dove vennero asportati oltre 100mila euro nel luglio 2014; il secondo all’altra Ipercoop, “Le Mura”, dove il bottino fu di quasi 60mila euro. I supermercati coop estensi sembrano essere stati un bersaglio prediletto, tanto che la banda tentò un furto al bancomat della coop di via Modena, questa volta fermata dall’intervento di una guardia giurata il 24 gennaio 2015. In quell’occasione i quattro sfondarono con un furgone, rubato nella provincia di Treviso, le porte d’ingresso del centro e, dopo aver imbragato con delle fasce da sollevamento il bancomat Atm presente, l sradicarono da terra, trascinandolo fino al piazzale esterno. In quel momento, prima che potessero caricare la colonnina sul furgone, giunse la guardia giurata, poi minacciata con una pistola. I malviventi, a quel punto, mollarono tutto e fuggirono, ma da furto il reato è diventato una tentata rapina.

La banda era molto esperta, tanto che utilizzava con grande maestria una grande quantità di telefoni cellulari per non farsi intercettare, ma i carabinieri sono comunque riusciti ad ascoltare alcuni membri della banda, tra cui “il capo”: è proprio un suo complice ad aver sostenuto in un’occasione: “Torniamo a Ferrara perché sono stupidi”.

L’imputato odierno è stato arrestato in autostrada il 27 luglio 2015 da parte dei carabinieri e della polstrada di Altedo.

Assaltavano centri commerciali e banche: arrestata la banda

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