Attualità
28 Settembre 2016
La famiglia del ricercatore ucciso in Egitto parla di tortura e consegna il premio Politkovskaja al giornalista Bahgat

Internazionale: a Ferrara i genitori di Regeni

di Elisa Fornasini | 4 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERAUna finestra aperta sul mondo, sui giovani, sulla conoscenza. E’ quella che si spalancherà a Ferrara in occasione del Festival di Internazionale che festeggia la decima edizione da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre. Un anniversario importante, quello del decennale, come importanti sono i numeri di questo ricco weekend: in programma 120 incontri con 240 ospiti provenienti da 31 paesi e da 60 testate giornalistiche.

Se non bastano i dati per convincervi della “qualità culturale della manifestazione che porta in città tantissime intelligenze tra i relatori e gli spettatori, rendendo Ferrara il centro del mondo”, come spiegato dal vicesindaco Massimo Maisto, ci pensano già i nomi dei primi ospiti che daranno il via alla rassegna.

L’inaugurazione, prevista venerdì alle 10.30 al cinema Apollo, vedrà infatti la partecipazione dei genitori di Giulio Regeni, il ricercatore ucciso al Cairo a gennaio. Paola Deffendi e Claudio Regeni consegneranno il premio per il giornalismo d’inchiesta Anna Politkovskaja al giornalista investigativo e attivista egiziano Hossam Bahgat, distintosi per le sue coraggiose inchieste sui metodi autoritari del governo di Al-Sisi.

I genitori di Regeni troveranno poi il coraggio, e la forza, di dire “tutta la verità” (questo il titolo dell’incontro alle 11.30 all’Apollo) sulle torture subite in Egitto. Con loro interverranno la giornalista egiziana Lina Attalah e il senatore Luigi Manconi.

Saranno molti gli incontri dedicati alla violazione dei diritti umani ma anche all’economia, alla libertà di informazione, alla situazione nello Stato Islamico e nell’Unione Europea, al razzismo e all’immigrazione. Su quest’ultimo tema segnaliamo l’appuntamento “Che piacere avervi qui. Tre esempi positivi di accoglienza ai rifugiati in Italia” (sabato alle 14 in biblioteca Ariostea) in cui interverrà anche Camelot “per presentare il progetto Vesta – annuncia la presidente della cooperativa Patrizia Bertelli – che intende ospitare i rifugiati in famiglia”. Da segnare in calendario anche “Chiamatemi zingaro” (sabato alle 11 a palazzo Roverella) con il giornalista e attivista rom Valeriu Nicolae per superare i luoghi comuni sui rom.

“Non verranno trattati solo argomenti impegnati ma anche tematiche più leggere anche se socialmente rilevanti” specifica la direttrice del festival Luisa Ciffolilli. In effetti Dan Savage, il dissacrante giornalista americano famoso per i suoi consigli sessuali e per la sua rubrica Savage love su Internazionale, parlerà di sesso senza tabù sabato alle 19.30 in piazza Municipale. La stessa piazza che, alle 22, ospiterà il tradizionale concerto a favore della campagna #milionidipassi di Medici Senza Frontiere. La “musica per chi fugge” sarà proposta dai Clap! Clap! e Debruit. Sarà invece un “incontro che cambierà la tua vita” (come recita il titolo dell’evento) quello che andrà in scena venerdì alle 21 al teatro Nuovo, dove il giornalista del Guardian Oliver Burkeman svelerà i trucchi per vivere felici grazie al pensiero positivo.

Il festival si snoderà in 22 location del centro e sono convenzionati anche 14 ristoranti e 18 alberghi. Per dare altri numeri, “si terranno 15 workshop con 432 iscritti – elenca Alice Bolognesi – e verranno coinvolte 4 scuole per un totale di 100 studenti che aiuteranno le quasi 100 persone dello staff”. Sempre gli studenti saranno i protagonisti degli eventi a Portomaggiore, “che è entrato a pieno titolo nella collaborazione del festival – rivela il sindaco Nicola Minarelli – sostituendo il Comune di Cento che quest’anno ha deciso di non aderire.

Un modo per allargare il concetto di Ferrara come “città che pensa”, per usare in prestito le parole del vicesindaco Maisto, e che può farlo solo grazie al sostegno economico, organizzativo e culturale di tanti enti e associazioni del territorio. Impossibile elencarli tutti ma in conferenza erano presenti Arci, Università di Ferrara, Conservatorio Frescobaldi, Teatro Comunale, Botteghe del Mondo (organizzatore del mercato equo-solidale in piazza Ariostea, ndr), Unipolis e il Consorzio della Pera Igp che offrirà il gustoso frutto alle persone in coda. In questa carrellata di partner spicca la Camera di Commercio di Ferrara perché “il festival conferma la nostra idea di economia culturale – conclude il presidente Paolo Govoni – che porta in città oltre 70mila persone con una forte ricaduta sul tessuto economico della città”.

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