“Il nostro simbolo è rappresentato da due leoni, uno che guarda al passato e l’altro proiettato verso il futuro, cercherò in questa mia annata, di guidare il club verso nuovi obiettivi con la consapevolezza delle nostre gloriose tradizioni e della nostra storia”. E’ con queste parole che Giorgio Ferroni, ha concluso il suo intervento, lunedì scorso al palazzo ex Borsa, assumendo il prestigioso incarico di presidente del Lions Club Ferrara Estense.

Diversi gli obiettivi indicati dal neopresidente e tra questi uno in particolare: dimostrare nei fatti che i Lions non sono solo cene come in tanti sono portati a pensare.

“La gente – ha sottolineato Ferroni – ritiene che i soci Lions si trovino solamente per cenare, ma non c’è niente di meno veritiero, perchè la nostra mission è realizzare iniziative a favore di chi soffre, come in occasione del recente e drammatico terremoto che ha colpito il centro Italia. C’è poi il forte impegno che sappiamo esprimere sul territorio di competenza, svolgendo attività di informazione su argomenti di attualità che, in maniera più o meno diretta, incidono sulla nostra quotidianità”.

Le cene conviviali, in sostanza, sono momenti di unione tra i soci, utili a rafforzare quel valore dell’amicizia che tanto a cuore sta al presidente come sovente ha sottolineato nel corso del suo intervento.

Denso poi, il programma delle iniziative che il Lions Club Ferrara Estense, proporrà ai soci e, soprattutto, al territorio. Si va dall’imprenditoria giovanile al processo mediatico, ai Big Data e poi il week end della pace che interesserà per tre giorni il centro storico ed altri appuntamenti legati ai temi portanti di quest’anno, l’anno del centenario: ambiente, vista, fame e i giovani.

Previste anche manifestazioni piuttosto divertenti, come una gara di cucina, che si svolgerà a febbraio, in collaborazione con il Lions Club Diamanti e l’associazione Le Fornelle.

Per il Lions Club Ferrara Estense, come ha ricordato il presidente Giorgio Ferroni, sarà un anno intenso, caratterizzato da un avvio che ha regalato grandi emozioni, per la suggestione della location, il ristorante Don Giovanni nel palazzo ex Borsa, l’accompagnamento musicale offerto da Corrado Calessi e Francesca Marchi, i numerosi soci presenti, le autorità che non hanno voluto mancare e, soprattutto, l’entusiasmo coinvolgente di Giorgio Ferroni che, alla sua serata d’ingresso, non avrebbe potuto chiedere di più.