Politica
28 Settembre 2016
Il Comune accoglierà un nucleo familiare siriano proveniente da un campo profughi in Libano

Accoglienza, assegnati 56.610 euro per il programma di Re-insediamento

di Redazione | 2 min

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lampedusa immigrati profughiLa Giunta comunale ha accertato formalmente l’assegnazione del contributo di 56.610 euro del Ministero dell’Interno a integrale finanziamento della partecipazione del Comune di Ferrara al Programma Nazionale di Re-insediamento, con l’accoglienza di un nucleo familiare siriano vulnerabile (una madre, con tre dei suoi figli, di età compresa tra i 18 e i 24 anni), proveniente da un campo profughi in Libano.

Il progetto di accoglienza era già stato approvato dalla Giunta nel maggio scorso ed è gestito dalla cooperativa sociale Camelot Officine cooperative, già selezionata per la gestione dei progetti di accoglienza del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (cat. Ordinari). La cooperativa, a favore della quale sarà impegnata l’intera somma ricevuta dal Ministero, ha stipulato un contratto di locazione per un appartamento, in cui realizzare le azioni progettuali di accoglienza materiale di base (vitto ed alloggio) e i servizi a supporto dei percorsi di integrazione ed assistenza (corsi di lingua italiana, visite mediche, accompagnamento in Questura, etc.)

Il re-insediamento è un trasferimento, gestito in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite-Unhrc, di rifugiati in evidente bisogno di protezione internazionale, che dal Paese del primo arrivo raggiungono un Paese terzo che ha accettato di accoglierli.

Anche in riferimento a questa iniziativa il Comune di Ferrara e Camelot aderiscono alle modalità di attivazione, gestione e rendicontazione disposte in materia dal Servizio Centrale Sprar e dal Ministero dell’Interno (Manuale operativo per l’attivazione e la gestione di servizi di accoglienza integrata e Manuale unico di rendicontazione).

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