Attualità
27 Settembre 2016
Nuovo progetto con i giovani che studieranno le donazioni di sangue fino in America. L'8 ottobre la 49° festa sociale

Più donazioni e internazionalizzazione per l’Avis

di Elisa Fornasini | 3 min

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Un dato da festeggiare con cautela, perché la necessità di sangue è sempre costante, alla festa sociale per il 49esimo anno di fondazione dell’Avis comunale ferrarese. Quest’anno l’importante evento si terrà sabato 8 ottobre alle 17 nella sala consiliare del municipio alla presenza delle autorità cittadine, dei soci e dei dirigenti dell’associazione che premieranno i tanti donatori che, con un piccolo gesto, contribuiscono a fare del bene.

“La festa sociale è il perno su cui poggiano tutti gli altri eventi – annuncia il segretario Sibilla Tieghi – tra cui il consueto convegno organizzato nell’ambito del Festival di Internazionale che quest’anno sarà dedicato ai giovani e al volontariato”. L’appuntamento, in programma sabato 1 ottobre alle 10 presso Casa di Stella dell’Assassino in via Cammello 15, vedrà a confronto giovani volontari di diversi paesi europei ed extraeuropei e i dirigenti della Federazione Internazionale delle Organizzazioni di donatori di sangue per offrire una panoramica internazionale sul dono del sangue.

Una maggiore apertura alle nuove generazioni confermata dal “mega progetto”, come lo ha definito il segretario Avis, che coinvolge gli studenti del liceo classico Ariosto che approfitteranno degli scambi culturali della scuola per studiare le azioni promosse dalle associazioni legate alle donazioni del sangue in diversi paesi europei e non solo. Una classe racconterà la prima esperienza in Francia ma sono previsti viaggi anche in Spagna, Germania, Costa Rica e Stati Uniti.

A concludere il corollario delle manifestazioni sarà lo spettacolo messo in scena il 17 dicembre al centro sociale Il Quadrifoglio da duecento bambini della primaria “Trotti Mosti” che rappresenteranno con la genuinità tipica dei piccoli l’importanza della solidarietà e del dono di sangue. Tutti i progetti con gli allievi sono curati dall’Area Scuola di Avis.

“Una serie di iniziative per dire alla città che noi ci siamo e abbiamo continuo bisogno di nuovi soci” dichiara il presidente Roberto Bisi che ringrazia le “tantissime persone che sono venute a donare dopo il terremoto senza nessuna sollecitazione da parte nostra”. Un gesto spontaneo per cui si allarga il limite di età. Con le nuove disposizioni, infatti, è possibile donare fino ai 70 anni (e non più 65) mentre chi dona per la prima volta può avere dai 18 ai 63 anni. L’importante è essere in buone condizioni di salute che, comunque, vengono verificate con pre-donazioni, controlli e visite: insomma un check-up generale per garantire la sicurezza sia per il donatore che per il ricevente.

“L’aumento delle donazioni a Ferrara – conclude il vicepresidente Stefano Pedrazzi – va a coprire il calo fisiologico di donazioni in provincia, dato dalla chiusura di diversi punti di raccolta nel territorio come a Goro, Mirabello e San Giovanni”. Negli ultimi anni i punti di raccolta sono stati quasi dimezzati, passando da 30 a 17, ma i donatori vengono ‘dirottati’ nei centri più vicini per continuare il ciclo di donazioni e solidarietà.

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