Politica
27 Settembre 2016
Durissima polemica contro le parole pronunciate a 'Dialoghi in centro' dal consigliere economico del governo

Carife. Cinque sindacati contro Marattin e Pd

di Redazione | 2 min

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"Il comportamento dell’assessore è illegittimo e irrispettoso del lavoro di tutti i commissari della prima commissione bilancio". Lo dice Maria Dall'Acqua, consigliera del Pd e presidente della prima commissione dopo aver appreso dell'incontro dell'assessore Fornasini con i giornalisti "per una conferenza stampa in merito all'utilizzo dei fondi di riserva del Comune di Ferrara"

Anselmo: “Fabbri usa denaro pubblico per fare comunicazione personale”

Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

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Sono stati "cinque anni veramente spiacevoli. Sono felice che sia il mio ultimo consiglio qua dentro". Roberta Fusari si congeda dal consiglio comunale che in diversi ruoli l'ha vista protagonista negli ultimi 15 anni

Carife“Vogliamo sapere cosa pensa la paludosa politica ferrarese delle affermazioni dell’autodefinitosi ‘consigliere economico’ del Governo Marattin su Carife”.

Inizia così una nota al vetriolo di Fabi First-Cisl, Fisac-Cgil, Ugl-Credito e Uilca contro l’ex assessore al bilancio del Comune e oggi effettivamente consigliere economico del governo Luigi Marattin, che domenica all’incontro in centro aveva indicato come “veramente tanti” i 900 dipendenti in forza a Carife, osservando che le difficoltà nel vendere l’istituto fossero forse da imputare anche a problemi sul conto economico.

Marattin tra sfide europee e problemi ferraresi

“In fondo – attaccano i sindacati con toni ironici piuttosto cattivi – costui (futuro premio Nobel per l’economia; per il momento star delle sagre dell’anguilla) ha parlato dentro una festa del Pd, e i suoi sodali di partito erano tutti presenti. I casi sono due: sono d’accordo con lui, e allora abbiano almeno il fegato di dirlo. Se non sono d’accordo, i politici di Ferrara e i politici ferraresi a Bologna e a Roma, dall’alto dei loro incarichi sbattano i pugni, convochino un tavolo con la Regione, pretendano soluzioni e spendano il loro peso sul governo per il loro territorio”.

E qui l’attacco si rivolge a tutto il Pd: “Lo stanno facendo tutti, tranne loro. O forse qualcuno pensa davvero che la Cassa di Ferrara sia la pecora nera? Il problema è un altro: c’è chi si spende per il proprio territorio, e chi non lo fa, perché teme di indispettire il suo capo. Questa subalternità ha pochi eguali nella politica nazionale”.

“Nessuno – affermano i sindacati dopo aver ripercorso l’ormai nota cronistoria degli ultimi anni dell’istituto di credito estense – ripetiamo, nessuno ha avuto il percorso beffardo ed insultante che è stato riservato alla Cassa in questi sei anni. Questo nel silenzio più fragoroso della filiera politico-istituzionale ferrarese, con l’ eccezione del sindaco, peraltro inascoltato. Smettiamola di far passare Ferrara (il Ducato Estense, come lo chiama per altri versi un silenziosissimo ministro ferrarese) per una terra figlia di nessuno. Un autorevole statista del passato disse “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.” Alzate la testa e fatevi sentire nelle sedi opportune. Noi come sempre siamo a disposizione, purché si vada oltre l’ipocrita prudenza di questi anni. In ogni caso noi siamo in prima linea a fianco dei lavoratori e dei nostri clienti”.

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