Comacchio
24 Settembre 2016
Attesi migliaia di buongustai. Fabbri: "Sagra che racchiude il meglio della nostra città"

Comacchio si apparecchia per l’anguilla

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Taglio del nastro per la 18esima sagra dell’anguilla, l’amata manifestazione gastronomica che nei weekend fino al 9 ottobre metterà presumibilmente a tavola migliaia di visitatori e appassionati della tipicità comacchiese. Il grande stand allestito sull’argine Fattibello ha aperto i battenti alla presenza di autorità, organizzatori, della stampa e dei primi commensali, circa 300 già in fila in attesa di accomodarsi all’interno.

Settecento in totale i posti a sedere per un pranzo o una cena con l’anguilla protagonista, tra antipasti, primi e secondi accompagnati dai vini delle migliori cantine del territorio. Assicurata anche l’alternativa della pizza: nel menù anche quella ‘delle valli’, in cui domina ancora l’anguilla.

“Un’occasione per vivere a pieno quella che ci piace definire ‘comacchiesità’” ha commentato il sindaco Fabbri a margine della cerimonia inaugurale, ribadendo la destagionalizzazione dell’offerta turistica tra gli obiettivi di “una sagra che racchiude tutto il cuore e il meglio della nostra città e permette di vivere itinerari e proposte alternative a quella balneare”.

Tra natura, gastronomia, arte e cultura si gioca la scommessa di fine stagione di Comacchio, un mix che convince chi, come la modenese Giuliana che si è guadagnata i primi posti a sedere, dà ragione a Fabbri. “Questo è il periodo che preferisco per i miei giretti in valle, e la sagra cade a pennello” ci racconta mentre ordina dell’anguilla ai ferri con polenta e un fritto alla comacchiese.

A servirla i volontari di diverse associazioni locali, coordinati dalla capofila Volania Calcio e dal suo presidente Vaide Pozzati. “Siamo circa un centinaio – riporta Iari Ferrioli – tra sala, parcheggi, griglia, cucina, accoglienza e casse. Quest’anno possiamo inoltre contare sul prezioso appoggio di alcuni studenti professionisti dell’istituto alberghiero Remo Brindisi che ci consentiranno sicuramente di migliorare il servizio”.

“Nelle occasioni di maggiore afflusso – conferma Massimiliano Urbinati, dirigente scolastico – un piccolo staff guidato dal maitre Andrea Piccoli sarà di supporto e gestirà gruppi di volontari in sala. Una buona opportunità per promuovere i nostri percorsi professionali e mettere alla prova questi ragazzi che con la loro partecipazione costituiscono un modello da seguire”.

Sotto il sole che ne benedice la partenza, l’augurio di una buona sagra è l’ultima dichiarazione prima di dare fuoco a griglie e fornelli.

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