Lettere al Direttore
24 Settembre 2016

Chi rinuncia ha perso comunque

di Redazione | 1 min

Causa la seconda guerra mondiale, le Olimpiadi furono sospese dal 1936 al 1948, e in quell’anno simbolicamente si fecero a Londra, una città che versava ancora tra le macerie dei bombardamenti di Hitler, schiacciata dal peso della depressione post bellica con le competizioni che si svolsero nelle vecchie strutture ancora agibili.

Da quelle Olimpiadi, dalle proprie ceneri, come il Nottolo di Minerva, Londra rinacque per divenire oggi una delle più belle metropoli del mondo. Le Olimpiadi sono il più grande evento in cui uno sportivo rappresenta il proprio paese, togliere ai nostri atleti la possibilità di farlo in casa propria è una umiliazione di fronte al mondo, la rinuncia alla sfida che è l’essenza dello sport, perché nello sport, come nella vita, chi rinuncia ha perso comunque. E’ dunque questo lo spirito della ‘nuova’ politica che amministra Roma?

 

Mauro Malaguti FdI

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