Toni distesi, qualche battuta polemica e la voglia di lavorare insieme per trovare una soluzione che accontenti tutti. Nella giornata di giovedì gli assessori Massimo Maisto (Cultura) e Roberto Serra (Commercio) hanno incontrato una delegazione degli esercenti di via Carlo Mayr e piazza Verdi, insieme a Cna e Ascom, per parlare del prossimo Buskers Festival.
Dopo le polemiche per essersi sentiti esclusi dalla manifestazione di quest’anno, con incassi molto ridotti e addirittura dichiarazioni in cui emergeva la ‘convenienza’ a chiudere per quei giorni, l’amministrazione comunale ha provato a sondare il terreno per trovare una soluzione per gli anni a venire.
L’associazione degli esercenti Mayr+Verdi, rappresentata dal presidente Mauro Balestra, ha sottolineato per l’occasione la mancanza di coinvolgimento di via Mayr (e non solo) nelle manifestazioni di prima importanza per la città, come appunto il Buskers Festival, e ha dato piena disponibilità a collaborare per l’edizione 2017, quella del trentennale. La richiesta principale è stata quella di estendere la manifestazione oltre i confini di piazza Trento-Trieste, con un’opportuna segnaletica e promozione.
“Fa piacere capire che viene confermato l’apprezzamento per il Busker Festival in quel periodo dell’anno – afferma l’assessore Serra -. Il clima è stato sereno anche se c’è stata qualche battuta polemica, ma ho ribadito l’idea che bisogna lavorare insieme, con confronti anche serrati e arrivare a una mediazione: è vero che gli artisti non possono essere spostati a piacimento a seconda delle esigenze dei vari esercenti, ma ci può essere anche una certa elasticità da parte dell’organizzazione per andare incontro alle esigenze specifiche di alcune vie. Il trentennale – prosegue Serra – potrebbe essere l’occasione per alzare l’asticella delle aspettative e l’organizzazione potrà magari proporre qualcosa in più. Ovvio che se così sarà, si alzerà anche l’asticella delle risorse da reperire e bisogna fare un ragionamento insieme”.
Ragionamento che non appare così banale, come dimostra anche la freddezza degli imprenditori verso i gazebo in piazza: “A Ferrara, a differenza di altre città, non c’è la corsa dei privati a finanziare le attività e per questo, a maggior ragione, c’è bisogno che tutti diano una mano, ascoltando e andando incontro alle altre parti”.
Non sarà l’ultimo incontro. Gli esercenti a breve dovrebbero incontrare direttamente l’organizzazione del Ferrara Buskers Festival, “poi – aggiunge Serra – faremo uno o più tavoli congiunti. Il Comune ha necessità di una progettazione di largo respiro: se ci saranno intuizioni o iniziative per migliorare la manifestazione è giusto parlarne e trovare i punti di mediazione giusti. Tutto si deve chiudere con la soddisfazione di entrambe le parti”.
“Si può e si deve sempre migliorare”, chiude brevemente l’assessore Maisto.
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