Economia e Lavoro
30 Agosto 2016
Le segreterie della Fisac-Cgil delle 'new-banks' critiche con la gestione della crisi

Carife. “Che fine ha fatto la trasparenza nella cessione?”

di Redazione | 2 min

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carifenew 2015 3“Che ne è dei procedimenti aperti, trasparenti, non discriminatori e competitivi’ a presidio della cessione delle quattro nuove banche?”.

A chiederselo sono le segreterie della Fisac-Cgil delle quattro “Nuove Banche”, tra le quali Carife, nate nel novembre scorso.

“Il 22 luglio 2016 – riporta il sindacato -, con un laconico comunicato, Banca d’Italia – Autorità di risoluzione delle crisi dava notizia che ‘nel rispetto dei termini previsti dalla procedura per la cessione delle good bank, sono pervenute tre offerte economiche impegnative. Le offerte verranno analizzate dagli advisor. Ulteriori comunicazioni seguiranno all’esito delle valutazioni'”. Il problema è che “non sono seguite ulteriori comunicazioni. Nessuna informazione sulla concreta attività della società veicolo “Rev – Gestione Crediti Spa, costituita a gennaio 2016 per gestire i crediti in sofferenza ceduti – a prezzi stracciati – dalle quattro vecchie banche, fatto salvo la rassegnazione delle deleghe attribuite all’amministratore delegato di cui alla comunicazione del 23 agosto”.

E se non ci pensa l’amministrazione delle new banks, deve farlo qualcun altro: “Solo la stampa dà, invece, ampiamente conto dell’evoluzione del processo di cessione, avviato il 19 gennaio da Banca d’Italia con la pubblicazione dell’invito per la manifestazione di interesse in relazione all’operazione di dismissione di Nuova Cassa di risparmio di Ferrara, Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio, Nuova Cassa di risparmio di Chieti – afferma la Fisac -. Le offerte dei fondi esteri di private equity sarebbero state respinte al mittente con la duplice motivazione: insufficienza del prezzo ed errori nella formulazione delle proposte. L’asta è stata riaperta; si sono riaffacciati soggetti che finora non avevano manifestato interesse. Le offerte non sono formalizzate; tantomeno sono noti le condizioni e il prezzo di vendita su cui si tratta”.

Carife e le cattive notizie che sembrano buone

Per il sindacato, siamo davanti a “una gestione delle crisi che mette in discussione l’economia e l’occupazione nei territori coinvolti e che rischia di pesare sui bilanci 2016 delle banche italiane, nonostante l’entità dei provvedimenti assunti dal Governo a sostegno dell’intero sistema bancario. Una trama degna di un thriller finanziario, un best seller se non ci fossero lavoratori e risparmiatori coinvolti. Che ne è dei procedimenti aperti, trasparenti, non discriminatori e competitivi a presidio della cessione delle 4 nuove banche? – rincara la Fisac – Come si intende procedere ? Quali garanzie per le imprese e le famiglie, l’economia reale dei territori coinvolti? I livelli occupazionali e le condizioni di lavoro? Trasparenza e pubblicità dei criteri e delle condizioni possono soltanto giovare alla credibilità del sistema Paese e alla sua economia”.

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