Il film d’apertura della sezione Venezia Classici alla 73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che sta per iniziare è Shabhaye Zayandeh – rood (The Nights of Zayandeh – rood) del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf che lo realizzò nel 1990. La proiezione ufficiale si terrà giovedì 1 settembre, alle ore 15.00 in Sala Giardino.

Makhmalbaf, oltreché regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore iraniano è persona di impegno socio-politico ed umano davvero di spessore. Non a caso lo scorso anno vinse il prestigioso Premio Bresson alla Mostra del Cinema di Venezia.

Quando girò Shabhaye Zayandeh – rood, il comitato di censura nazionale stabilì che il film andava contro lo spirito della rivoluzione iraniana, tagliando 37 minuti del negativo originale. Della versione mutilata fu comunque vietata in seguito qualsiasi proiezione pubblica, così come fu negata la possibilità di realizzare copie del film. Nel 2016 alcune parti del negativo originale sono state recuperate presso gli archivi del comitato di censura iraniano. La copia, restaurata dallo stesso Makhmalbaf, dura 63 minuti invece degli originali 100. Le parti mancanti sono irrimediabilmente perdute.

Ma, per fortuna, È facile far tacere il regista, ma è impossibile sopprimere il cinema – asserisce Mohsen Makhmalbaf – Ho deciso di lavorare a Londra su ciò che avevo recuperato dei resti del negativo e della colonna sonora. Sono riuscito a rendere il film pronto per la proiezione e l’ho inviato alla Mostra del Cinema di Venezia. Tuttavia la Mostra aveva chiuso le iscrizioni ed era pronta ad annunciare la selezione, e non potevo aspettarmi di avere alcuna chance di essere selezionato quest’anno. Tuttavia, qualche ora dopo aver spedito il film, ho ricevuto una mail da Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia che diceva: “Ho appena finito di vedere il tuo meraviglioso film e sono profondamente commosso! È davvero forte, audace e toccante. Sapere che il film è stato massacrato e ridotto a 63 minuti mi fa impazzire! Posso solo immaginare quanto più grande fosse la versione originale. Voglio senza alcun dubbio presentarlo a Venezia…”.
E così eccomi a Venezia…anche quest’anno.

Ma la Mostra di Venezia sarà dedicata a due grandi autori, scomparsi di recente: ancora un iraniano, Abbas Kiarostami e Michael Cimino, newyorchese di origini italiane. Per il primo, autore sempre caro a Nanni Moretti, ma anche all’immenso Jean-Luc Godard, uno dei padri della Nouvelle Vague, è previsto un programma speciale composto da un cortometraggio digitale inedito della serie “24 Frames” e “This is my film: 76 minutes and 15 seconds with Kiarostami”.
Di Cimino verrà proposto invece “L’anno del dragone” (1985) con Mickey Rourke.