Sport
26 Agosto 2016
Il presidente biancazzurro Walter Mattioli confessa le sue emozioni a poche ore dal debutto in serie cadetta

“Spal, il mio entusiasmo è da serie A”

di Federico Pansini | 6 min

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Walter Mattioli, presidente della Spal

Walter Mattioli, presidente della Spal (foto dalla pagina ufficiale facebook Spal )

Il sorriso sembra già perfettamente collaudato per le telecamere e i microfoni di Sky che lo immortalano e lo cercano. Walter Mattioli scopre il mondo della serie B allo stesso modo in cui la serie cadetta inizia a conoscere il presidente che ha riportato a Ferrara la serie cadetta dopo 23 anni. Con l’orgoglio e la responsabilità di essere ferrarese, ‘fino al midollo’ come ama ricordare lui e, soprattutto, di mostrarsi anche davanti alle telecamere di un colosso nazionale della comunicazione senza alcun tipo di filtro. Con lo stesso spirito, e la genuinità di sempre, il “pres” ci racconta pensieri ed emozioni a 48 ore dal debutto nella nuova avventura della B, sabato sera a Benevento.

«Tutto bellissimo: Sky, le telecamere, questa vetrina mediatica che ci fa indubbiamente piacere ed allo stesso tempo fa capire a tutta la città che siamo davvero tornati nel calcio che conta».

C’è un ‘ma’ che non ci ha detto?

«Ma lo sapete, la mia testa continua a lavorare senza sosta. E in questo momento ho due pensieri fissi: Benevento, ovviamente, e lo stadio».

Presidente, partiamo proprio dal “Mazza”: negli ultimi giorni era emerso qualche dubbio sulla disputa della prima gara casalinga della stagione a Ferrara, Spal-Vicenza in programma il prossimo 4 settembre. Poi la riunione del GOS di mercoledì pare aver portato una schiarita positiva sulla questione.

«E’ vero. Siamo usciti dall’incontro con tutti gli organi cittadini e di sicurezza sicuramente più sereni. Dal giorno seguente alla matematica certezza della promozione in serie B abbiamo dato il via al progetto di ‘rinnovamento’ del nostro stadio. Lavori importanti, che hanno toccato tutto il “Paolo Mazza”, volti nel rispetto delle tempistiche e delle leggi imposte dalla Lega che abbiamo rispettato secondo tutti i parametri. Credetemi, non era facile in così poco tempo e con i mesi estivi di mezzo, lavorare in maniera così profonda riuscendo a portare a termine tutto entro i tempi stabiliti. Quello che abbiamo fatto ha trovato soddisfatte tutte le componenti che devono darci il via libera. Manca ancora qualche piccolo ‘accorgimento’ su cui già in questi giorni le imprese lavoreranno mattina, pomeriggio, sera, notte perché domenica prossima la Spal deve giocare a Ferrara. E solo al fischio d’inizio di Spal-Vicenza mi metterò tranquillo. E’ il mio carattere».

Estate di lavoro e… poche chiacchiere anche per il presidente.

«Si ma l’entusiasmo è quello di sempre. Anzi aumenta, di pari passo con la categoria. Ma ci sono state responsabilità, a cui da presidente di questa società devo rispondere e quindi ho pensato, come sempre, a darmi da fare, a migliorare tutto quello che si può migliorare dentro e fuori alla Spal. Crediamo, con i nostri dirigenti, di aver costruito un bel gruppo, di avere vissuto una campagna di rafforzamento consona all’importanza del campionato che ci apprestiamo a disputare. Il mercato in serie B è particolare, ha tempi diversi rispetto a quello della Lega Pro, se solo si pensa che tanti giocatori sono arrivati comunque quando la squadra aveva già iniziato la preparazione. Bisogna dare il tempo a questo gruppo di amalgamarsi, di conoscersi ed entrare in sintonia, ma sono e siamo convinti che ci siano le carte in regola per arrivare al nostro obiettivo che è quello del mantenimento della categoria. Mi avete visto meno chiacchierone specialmente dopo le prime partite della stagione? Si, perché credo che tutto lo staff, dal direttore Vagnati al nostro mister Semplici ed a tutti i tecnici, stia lavorando così intensamente e così bene che meritano la massima fiducia da parte della società».

Pur sapendo che le sconfitte a Mattioli non piacciono mai, forse a darle più fastidio è stata l’ondata di pessimismo arrivata dopo la pesante sconfitta in Tim Cup a Cagliari e le ultime amichevoli perse.

«Confermo. Sono famoso per le mie incazzature, se pensate ad esempio a quanto me la sono presa per aver perso l’ultima partita del campionato della passata stagione nel giorno del mio compleanno. Io sto male anche quando perdo una partita a carte, è il mio modo di essere e di vivere. Ma poi bisogna anche riuscire a guardare oltre al risultato, seppure una sconfitta con cinque gol al passivo non fa certo piacere. In Coppa abbiamo perso contro una squadra del massimo campionato, e questo ci può stare, ma ben oltre i nostri demeriti e qualche errore che abbiamo commesso. Cinque gol lo ritengo un passivo troppo pesante per quanto si è visto. E con l’Iran in campo è scesa una squadra con diversi ragazzi che avevano bisogno di minutaggio perché magari meno utilizzati nelle partite precedenti. Non seconde linee, perché ritengo questa rosa validissima e composta da giocatori che possono tranquillamente giocare nella formazione titolare. Si tratta di gare che comunque ci serveranno come esperienza. Ai nostri tifosi, a quelli che magari si sono un po’ fatti trasportare dal pessimismo dopo qualche sconfitta del pre campionato, voglio invece dire di avere pazienza e di stare vicini come sono sempre stati alla squadra negli anni passati perché sono sicuro che saranno ripagati. E’ un campionato difficile, tosto, duro e lungo. Servirà l’aiuto di ogni componente. Senza il trasporto, fondamentale, del nostro pubblico non saremmo arrivati sino qui e con l’entusiasmo, che è tanto, potremo arrivare ai nostri traguardi».

L’entusiasmo della ‘Curva Ovest’, cuore del tifo biancazzurro, è invece già alle stelle considerando l’accoglienza nei confronti della squadra lunedì nel corso della presentazione al “Puedes”.

«Sono stati fantastici, come in ogni occasione in cui sono protagonisti. Il mio rapporto con loro continua ad essere lo stesso del mio primo giorno da presidente della Spal, fatto di stima reciproca, rispetto ed affetto. Lo ribadisco, come ho fatto lunedì sera: nei giorni scorsi si era parlato di un reality, ma la notizia è stata male interpretata perché non riguarderà la squadra quanto piuttosto la nostra città. Noi non facciamo queste cose, e il più bel reality che possa vederci protagonisti è assistere dalla tribuna allo spettacolo di coreografie e tifo che sono sicuro i ragazzi della Ovest prepareranno anche per questa stagione. Mi aspetto da loro il solito sostegno determinante, ma non ho nulla che mi faccia pensare al contrario perché si tratta di persone vere e spontanee, che hanno entusiasmo, passione, attaccamento unico ai colori ed alla storia di questa maglia e della nostra città. Sono sicuro che sapranno emozionarmi come hanno sempre fatto nelle stagioni passate».

Mercato chiuso per la Spal?

«Con Mattioli è giusto dire ‘mai dire mai’! – sorride; ndr -. Io credo che tutti gli obiettivi in fase di acquisti siano stati raggiunti e che la nostra rosa sia completa, il nostro direttore ha fatto un grande lavoro non a caso è considerato tra i migliori nel panorama nazionale. Grassi? E’ vero, c’era la sua posizione da valutare cercando di capire se la sua volontà potesse essere quella di rimanere con noi a determinate condizioni. Lunedì sera davanti ai nostri tifosi ha detto che vuole restare a Ferrara, e noi siamo ne siamo ben contenti. Mercoledì della prossima settimana chiuderà il mercato, io sarò a Milano con Vagnati. E’ ovvio che se si dovesse presentare una situazione particolare con una ‘occasione’ importante la Spal non si tirerà indietro, è sempre stato così. Nel rispetto dei budget che la nostra proprietà, la famiglia Colombarini, ci ha messo a disposizione dimostrando ancora una volta la grande passione e la voglia di portare la Spal sempre più in alto».

Presidente, la attende un viaggio lungo con oltre sei ore di macchina per arrivare a Benevento.

«Ho scelto di fare questa trasferta in auto perché così ho più tempo per gestire la tensione del debutto. I pensieri che mi accompagneranno? Spero che i miei ragazzi scendano in campo con lo spirito giusto e che la Spal giochi una grande partita in una grande cornice come quella che ci attende. Iniziare con il piede giusto questo lungo cammino rappresenterebbe sicuramente il miglior viatico per questa splendida avventura chiamata serie B».

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