di Silvia Franzoni

Sul finire di agosto, come ogni anno da dodici a questa parte, torna la Giostra del Monaco, la manifestazione di rievocazione storica curata dalla Contrada di San Giacomo.

Dal 2004, infatti, il consorzio storico culturale ‘Terre e Castelli Estensi’ – di cui fa parte la contrada gialloblu, insieme all’associazione Este Medievale (Este) e l’Ente rievocazioni storiche (Grottazzolina) – propone e promuove rievocazioni storiche gemelle nelle tre città, in nome dell’antico legame che le unisce, e che porta il nome del Marchese Azzo VIII d’Este.

Un legame che si fa transalpino nel 2012, a comprendere anche la città ungherese di Varpàlota, associatasi in ragione del matrimonio che Beatrice d’Este contrasse con il re di Ungheria nel XIII secolo. Sono dunque quattro le tappe della Giostra itinerante, unica in Italia, e proprio a Ferrara i quattro gruppi avranno la possibilità di accaparrarsi gli ultimi punti – e San Giacomo è in testa con 800 punti.

Gli occhi, alla vigilia della manifestazione – che verrà inaugurata venerdì 26 alle 21 – sono tutti però rivolti al piano legislativo: la recente proposta di legge regionale a tutela delle rievocazioni storiche si spera “porti aiuto e respiro ai Comuni e alle associazioni per rafforzare anche economicamente – spiega il vicesindaco Massimo Maisto – un approccio culturale importante, un potenziale di crescita”. Il volano economico, turistico e sociale delle manifestazioni di tal genere è indubbio, come evidenziano Paolo Catania e Gianantonio Braghiroli, e Ferrara ha “una propensione naturale per il turismo delle rievocazioni”.

Dal 26 agosto al 4 settembre, sul baluardo di Santa Maria di viale VI novembre si poggerà dunque la bianca Aquila Estense: stand gastronomici – saranno quattro, per tutti i gusti – mangiafuoco, teatranti, musici, battaglie rievocate, cavalieri e dame, lezioni di arco storico e spettacoli di danza, persino una propria moneta, lo Scudo di Azzo Novello.

La Giostra del Monaco pianta bandiera su di uno territorio portato alla ribalta, recentemente, “solo da pagine di giornale piene di problemi – evidenzia Alessandro Fortini nella sua ultima conferenza stampa in veste di presidente dell’Ente Palio – ma la Giostra del Monaco, lasciatemelo dire, è una soluzione per questi problemi”.

I contradaioli gialloblu infatti “vivono il territorio tutto l’anno, e lo festeggiano – spiega il neo presidente Gabriele Anania – ogni spazio che non è occupato e né vissuto è lasciato libero per chissà cosa”. A riempirlo saranno dunque fuocolieri (il 27 e 28 agosto, il 2 e 4 settembre a partire dalle 21.30), giullari e musici (il 31 agosto, ad esempio, il sax di Poltronieri lascerà il posto ad una Madonna Nives tutta medievale), ma anche narrazioni per bambini, come quella di Luigi dal Cin in programma per domenica 28 agosto alle 18.30, e tornei d’arme. Sempre domenica 28, la Giostra si trasformerà in campo di gara per i circa cento arcieri storici emiliano romagnoli che arriveranno in città per la tappa del Campionato, ma ci sarà spazio anche per le balestre (sabato 3) e la scherma (domenica 4).

Il cuore della Giostra è però la Giostra stessa: “vediamo tante rievocazioni in scarpe Adidas – scherza l’assessore allo Sport Simone Merli – ma qua c’è qualità”. La punta di diamante dell’iniziativa è infatti la rievocazione dell’originale ‘nobil tenzone’ della giostra equestre con mazza ferrata: i cavalieri delle città del Consorzio Terre e Castelli Estensi saranno chiamati a gareggiare per aggiudicarsi il titolo di Paladino Estense – e sconfiggere così metaforicamente il ghibellino Ezzelino II detto ‘il monaco’ che dà il nome alla manifestazione stessa.

Per la battaglia campale di Cassano d’Adda, messa in scena dalla Compagnia armati di S. Giacomo e dalla Compagnia Major Milizia, bisognerà invece presentarsi puntuali alle 22.30 di sabato 3. Il programma è però ricchissimo, tutto reperibile sul sito web www.lagiostradelmonaco.it.