Cronaca
22 Agosto 2016
La manifestazione in solidarietà di un giovane di 20 anni arrestato a Bologna con l'accusa di fabbricare esplosivo

Protesta anarchica, bombe carta verso il carcere

di Redazione | 2 min

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Sono arrivati in massa – con gruppi, oltre che da Ferrara, anche da Bologna, Milano, Modena e Venezia – attorno alle 18 di ieri, domenica 21 agosto, davanti al carcere di Ferrara e hanno gridato con canti e contestazioni per chiedere la liberazione di un anarchico detenuto nell’Arginone.

La persona in questione è Divine Umoru, 20enne arrestato dalla Digos di Bologna con l’accusa di fabbricazione e detenzione di materiale esplodente. La Polizia ha perquisito la sera di martedì 2 agosto la sua abitazione dopo la segnalazione di una lite e avrebbe trovato in casa sua materiale di uso comune – come acetone, fertilizzante, acqua ossigenata e polveri infiammabili – con relative istruzioni per costruire un ordigno. Sempre in casa del giovane gli inquirenti sostengono di aver rinvenuto alcune mappe su cui erano segnate diverse centraline Enel.

Lo scorso 9 agosto il gip della procura felsinea ha confermato la custodia cautelare in carcere e nei giorni scorsi Divine è stato trasferito a Ferrara.

Il gruppo anarchico è rimasto abbastanza distante dal presidio delle forze di polizia schierato davanti ai cancelli ai cancelli della casa circondariale. Presidio che ora dopo ora (fino alle 20.45, termine della contestazione) è diventato sempre più numeroso. Alla Digos della questura di Ferrara e al reparto Mobile di Padova si sono aggiunte infatti tre pattuglie dei carabinieri, una camionetta della Polizia e una pattuglia della Municipale.

Il momento più ‘caldo’ della manifestazione sì è avuto attorno alle 18.30, quando sono state lanciate otto bombe carta nel piazzale del carcere, seguite da alcuni fumogeni gettati verso l’interno del perimetro recintato. Poco dopo i manifestanti hanno montato sul ciglio della strada un piccolo gruppo elettronico per alimentare megafoni e altoparlanti, alternando discorsi e musica durante l’iniziativa di protesta. I partecipanti sono stati allontanati dalle forze dell’ordine, che nel giro di circa un’ora e mezza hanno riportato la situazione alla normalità.

Verso le 20 gli anarchici si sono diretti verso la parte destra della casa circondariale, per gridare cori di solidarietà in direzione del braccio AS2 dove è detenuto il loro compagno.

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