Masi Torello
19 Agosto 2016
Il sindaco di Masi Torello sugli scudi: "Scellerata la norma dello Sblocca Italia. In Regione? Molti rappresentanti filogovernativi"

Bizzarri: “Pronto a tutto per impedire le trivellazioni”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Il sindaco Riccardo Bizzarri

Il sindaco Riccardo Bizzarri

Masi Torello. “Farò di tutto per impedire le trivellazioni a Masi San Giacomo. Di Tutto”. È Riccardo Bizzarri, sindaco di Masi Torello, la voce più critica verso il governo e ministro all’ambiente Gian Luca Galletti dopo la notizia della concessione di una proroga straordinaria all’iter autorizzativo per compagnia Enel Longanesi, che punta a realizzare un pozzo esplorativo nei pressi di Masi San Giacomo.

Un progetto a lungo osteggiato dall’amministrazione locale ma che, per via del decreto Sblocca Italia, torna di estrema attualità: dal marzo 2015 la competenza per rilasciare le autorizzazioni è infatti passata dalle Regioni al ministero e da quel momento almeno tre procedure prima in stand-by (di cui due nella provincia estense) sono state riprese in considerazione.

Le critiche al progetto di Bizzarri sono sia di carattere politico che tecnico: “Sono in linea al 100% con quanto denunciato dal Fatto Quotidiano (che ieri ha sollevato la questione come notizia di apertura, ndr). Anche se lo Sblocca italia è una norma nazionale, se la trovo scellerata nulla mi vieta di esprimere un parere negativo, cosa che ho sempre fatto e che nel mio piccolo di amministratore locale continuerò a fare. Ma soprattutto bisogna guardare la questione dal punto di vista tecnico: la zona dove vogliono trivellare è fortemente antropizzata e il pozzo si troverebbe a sorgere a 400 metri dalle case e a meno di 100 metri da un allevamento di bovini. Non stiamo parlando di un pozzo realizzato in una zona sperduta, anzi: ho esaminato attentamente il progetto e anche se l’area è distante quasi mezzo chilometro dal paese, il pozzo scenderebbe in diagonale a 43°, fino a una profondità di 900 metri, in direzione delle abitazioni. In pratica ci si troverebbe a trivellare quasi direttamente sotto le case”.

Anche in considerazione del background del territorio, secondo Bizzarri le trivellazioni rappresenterebbero quindi un rischio e un disagio eccessivo per il Comune di Masi Torello. Le moderne tecniche di trivellazione consentono infatti uno sfruttamento più efficace dei giacimenti, ma che può comportare una maggiore subsidenza per i terreni: “La stessa area – afferma il sindaco – è stata trivellata anche negli anni ’70 e ’80, quindi si va a tirar fuori la polvere da sotto il tappeto. Quei giacimenti sono già stati abbandonati, il nostro territorio ha già dato quello che doveva dare”.

Non stupisce quindi che anche Bizzarri veda nelle tre nuove proroghe agli iter delle compagnie petrolifere soprattutto un discorso di interessi economici: “Il ministero è interessato soprattutto alle royalties che può incassare dalle compagnie petrolifere (che incassa il 35% delle quote, lasciando il 15% ai Comuni e il 50% alle Regioni, ndr). Ma noi sindaci ci opporremo in tutti i modi a questi progetti”. E per quanto riguarda le amministrazioni regionali? Sarà possibile trovare un alleato in più per far pressione sul ministero? “Visto che non ho partito – commenta Bizzarri – posso dire quello che voglio, e dico che purtroppo alcuni nostri rappresentanti sono molto filogovernativi”.

 

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