Politica
10 Agosto 2016
Il consigliere di minoranza attacca anche Tagliani: "Mostri le prove sul suo attacco alle forze dell'ordine"

Spath: “Mozione di sfiducia contro l’assessore Sapigni”

di Redazione | 3 min

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spath-sapigniLa vicenda di Gaibanella e dei migranti da ospitare a Villa Modoni sono la premessa di un autunno caldo per la politica ferrarese. Il consigliere comunale di Fdi-An Paolo Spath ha infatti presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Chiara Sapigni.

“L’assessore Chiara Sapigni – si legge nel testo – si è presentata all’incontro con i cittadini di Gaibanella manifestando la propria incapacità a leggere il contesto in cui si trovava, senza avere la lucidità sospensione anche solo temporanea del dibattito”. E non sono le uniche critiche di Sapth: “In questo quadro emerge in modo lampante e chiaro la profonda inadeguatezza dell’assessore Chiara Sapigni a svolgere il proprio ruolo. Il suo modo di agire, troppo precipitoso ha causato l’insaprimento del dibattito, già molto complicato, circa i problemi legati all’accoglienza dei migranti, contribuendo in modo determinante all’esasperazione dei cittadini, che vedono le decisioni come imposte, senza la possibilità di incidere realmente sulle scelte che riguardano loro. Le sue affermazioni unite a gestioni maldestre hanno provocato rabbia, confusione, insicurezza, offrendo la percezione di una amministrazione comunale lontana dai cittadini, e incurante delle loro istanze”.

“Fatto ancora più grave – prosegue Spath – risulta quello che nessuno sembra si sia mai sincerato di avvisare e chiedere l’opinione della comunità della Frazione di Gaibanella, o avesse approfondito con un semplice accesso agli atti, la reale solidità amministrativa, burocratica e giudiziaria della struttura oggetto dell’assegnazione. Tali mancanze costituiscono un atto di grave superificialità, inadeguatezza e impreparazione, portando un danno di immagine gravissimo al Comune di Ferrara e non consentendo inoltre allo stato attuale la sistemazione dei 30 richiedenti asilo nonostante l’appalto milionario di fondi pubblici che viene assegnato alla cooperativa in oggetto (Camelot, ndr) per la gestione di tale emergenza”.

La mozione prosegue poi ancora duramente: “È da considerarsi quantomeno puerile in questo momento scaricare la “colpa” di tale leggerezza ad altri, considerando anche il recente passato in cui l’affidamento dei servizi alla Cooperativa Camelot avveniva attraverso un assegnazione diretta da part del Comune di Ferrara e dell’Assessorato alle politiche sociali. Infine risulta inaccettabile una tale leggerezza, superficialità, impreparazione, incompetenza nella gestione di un’emergenza migratoria senza precedenti, che vede il nostro territorio provinciale gravato sempre di più da un afflusso costante e ininterrotto di richiedenti, e che vede la presenza di ingenti quantità di fondi pubblici ed europei a sostegno del progetto Sprar”.

Tutto questo è il prologo per la richiesta al sindaco di “revocare con effetto immediato l’incarico di Assessore con la delega alla Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari alla dottoressa Chiara Sapigni” e “specificare quali sistemazioni, anche provvisorie, sono state assegnate ai 30 richiedenti asilo che non possono più accedere nella struttura di Gaibanella”.

Ma Spath ne ha anche per il sindaco stesso alla luce dello scambio di accuse con le forze dell’ordine e, in particolare, con  i sindacati di polizia su quanto avvenuto nell’infuocata assemblea in parrocchia a Gaibanella. Il consigliere comunale, infatti, in una separata mozione chiede a Tiziano Tagliani di presentare in consiglio comunale le “prove” della asserita incapacità delle forze dell’ordine di garantire il confronto democratico.

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