Bondeno. “Bondeno si dimostra ancora capace di abbattere i muri e non di costruirli, come spesso fa l’amministrazione di questo paese”. I “muri” di cui parla il segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio sono quelli annunciati dal sindaco Fabio Bergamini per “tenere alla larga i profughi dai confini del nostro Comune”; la “dimostrazione” che questi muri si possono far crollare è la Festa dell’Unità inaugurata ieri nella zona stazione ferroviaria della città matildea.

È inevitabile che la tradizionale festa del Partito Democratico – in programma fino al 29 agosto tra incontri politici, musica dal vivo, tombole e cene con piatti tipici della cucina ferrarese – si apra sulla questione dell’accoglienza, dopo le ultime dichiarazioni del sindaco leghista che non vuole “che gli immigrati ospitati nell’agriturismo La Spagnolina circolino sul suolo comunale”.

“Cercare di tenere fuori dei profughi che girano in bicicletta è l’unico tema su cui il sindaco si spende, ma non è la nostra problematica principale” dichiara Tommaso Corradi, segretario Pd a Bondeno, che consiglia a Bergamini di occuparsi della povertà (“Bondeno è un paese sempre più povero, le entrate Irpef sono calate di 37mila euro come accertato in consiglio comunale”) e di guardare la demografia del paese (“dove noterà che il 30-40% di immigrati è nella fascia under 20”).

“È ora di iniziare a pensare a politiche di inclusione: il cavallo di battaglia della Lega non funziona, fanno solo proclami che non riescono a mantenere nei fatti” critica Corradi che, chiuso il capitolo del Carroccio, vuole concentrarsi sulla programmazione della Festa dell’Unità.

Il 23 agosto arriverà il presidente della Regione Stefano Bonaccini per discutere della ricostruzione post terremoto. “All’incontro, previsto il 2 agosto ma rimandato a causa della concomitanza con la conferenza Stato-Regioni, chiederemo a Bonaccini di capire quali controlli verranno fatti sulle nuove ristrutturazioni – annuncia il segretario bondenese – alla luce delle lamentele sulle richieste di fondi per edifici rurali che primi del sisma erano già fatiscenti”.

In programma anche un dibattito sulla riforma costituzionale di cui, però, non si sa né il giorno (“dovrebbe essere il 28 agosto o indicativamente nell’ultima settimana di festa”) né l’ospite (“tra i nomi personaggi importanti come Guerini, Serracchiani, Orlando o Fassino”).

Per il resto, “il format della manifestazione rimane invariato rispetto agli anni passati” come spiega il responsabile della festa Sergio Micai: “Avremo spettacoli musicali di liscio tutte le sere, due commedie dialettali il 2 e 23 agosto, lo show di Andrea Poltronieri il 24 agosto, il tombolone da 10mila euro il 19 agosto, altre due tombole da 3mila euro il 15 e 29 agosto e una tombola da 1500 euro il 7 agosto. Poi il ristorante con specialità tipiche di pesce e di Ferrara come i cappellacci e i tortellini, fatti ancora a mano dalle signore di Scortichino e Gavello, che ringraziamo per la loro disponibilità”.

Un ringraziamento “va anche agli 80 volontari che ci permettono di realizzare questo grande evento che l’anno scorso ha messo a tavola 10mila persone e visto un viavai 10 volte superiore”.