Giunta alla 31a edizione, ab ovo, ottimo ‘contraltare’ alla programmazione ‘classica’ dei film in concorso e non della Mostra e pur essendone, a tutti gli effetti, una ‘costola ufficiale’, la Settimana Internazionale della Critica ( a Venezia dal 31 agosto al 10 settembre ) si apre quest’anno, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, ad una nuova iniziativa, forte di un impegno sempre più autentico nei confronti del Cinema Italiano.
SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), infatti, porterà al Lido sette cortometraggi firmati da giovani talenti del nostro cinema, “Autrici ed Autori giovanissimi – ha dichiarato Giona A. Nazzaro, delegato generale della Settimana Internazionale della Critica – in grado di muoversi lungo tutto lo spettro espressivo del cinema contemporaneo. Finzione, documentario, film saggio, sperimentazione ed oltre. Un panorama di possibilità entusiasmanti le cui uniche regole sono il talento e la creatività. Una scommessa che si offre sin da ora con una certezza: l’avere individuato oggi alcuni degli autori del cinema italiano di domani”.
A far da battistrada agli esordienti di SIC@SIC, come Evento Speciale, ci sarà un cortometraggio inedito di Marco Bellocchio, uno dei ‘vecchi leoni’ del Cinema Italiano di Prima (e dopo) la Rivoluzione (del ’68, n.d.r.), come lui stesso ama definirsi.
Il titolo dell’operetta è “Pagliacci” ed è stato realizzato dal Maestro, ottimo Didatta e tramite di ormai antiche culture cinematografiche, insieme con gli allievi del laboratorio Fare Cinema di Bobbio, che si tiene ogni estate da ormai 20 anni.
“Un film sorprendente ed entusiasmante – ha continuato Nazzaro – interpretato dalla compianta Lucia Ragni: un tassello che permette di osservare il cinema di Bellocchio da un’angolazione inedita e ripensare le sue innumerevoli spinte pulsionali e insurrezionali. Fra Marco Bellocchio e i giovani autori presentati da SIC@SIC si crea così un ponte ideale che permette di pensare il cinema italiano come un dialogo fra l’urgenza di una tradizione viva e gli imperativi di un futuro tutto da giocare e inventare”.
Ed è ora che finalmente il Cinema Italiano esca dalle spire di un quotidiano sempre più stretto, da una creatività sempre più asfittica – fatte le debite eppur ancora poche eccezioni di alcuni cineasti, in ispecie napoletani.
“La collaborazione di Istituto Luce Cinecittà con la SIC – ha pure spiegato Carla Cattani (Istituto Luce Cinecittà – Promozione Cinema Contemporaneo) – nasce dall’esigenza di promuovere giovani autori italiani non ancora approdati al lungometraggio: ciò che infatti accomuna anche molti giovani autori che sono riusciti ad affermarsi (pensiamo a Sydney Sibilia, Piero Messina, Laura Bispuri, Carlo Lavagna, Gabriele Mainetti), è il racconto degli anni passati per arrivare all’opera prima, del tempo speso per farsi conoscere prima che un produttore riuscisse a sua volta a coinvolgere finanziatori nei loro progetti. I sette cortisti che arriveranno a Venezia avranno l’occasione per farsi conoscere in un contesto sia nazionale che internazionale, e i loro lavori saranno poi proposti anche all’estero nell’ambito delle varie iniziative di promozione di Istituto Luce Cinecittà”.
Si ‘passerà’ così, dai diari familiari fantomatici di Alice di Chiara Leonardi alla topografia sentimentale di Atlante 1783 di Maria Giovanna Cicciari, passando attraverso il romanzo di formazione di Era ieri di Valentina Pedicini, alll’affabulazione fantastica di dodici pagine di Riccardo Caruso, Roberto Tenace, Luigi Lombardi ed Elisabetta Falanga, al ‘dejeuner sur l’herbe stoner’ (Colazione sull’erba) di Edoardo Ferraro, giungendo all’astrazione lirica di Notturno di Fatima Bianchi ed alla scoperta di un erotismo ‘diverso’ di Vanilla di Rossella Inglese. Un po’ per tutti i gusti, insomma: ci aspettiamo cine-sorprese positive, dunque, da queste nuove generazioni. Ad maiora.