Economia e Lavoro
27 Luglio 2016
La delicata trattativa in corso frena Amici Carife e Risparmiatori Azzerati, ma i No Salvabanche non ci stanno: "Tutelano gli interessi di Tagliani"

Carife, rimandata la fiaccolata. E i comitati si spaccano

di Ruggero Veronese | 4 min

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I rappresentanti di Amici di Carife e Risparmiatori Azzerati dopo un incontro in municipio

I rappresentanti di Amici di Carife e Risparmiatori Azzerati dopo un incontro in municipio

Amici di Carife e Risparmiatori Azzerati da una parte, comitato No Salvabanche dall’altra: torna la tensione tra le associazioni degli azionisti e degli obbligazionisti di Carife, dopo la decisione delle prime due sigle (Amici Carife e Risparmiatori Azzerati) di rinviare la fiaccolata di protesta contro il decreto Salvabanche, indetta per giovedì 28 luglio. Al posto della manifestazione si terrà un’assemblea pubblica (alle 20:45 nel chiostro di via Boccaleone) in cui le due associazioni faranno il punto della situazione. Le ragioni di tale cambiamento? Sono sia di carattere organizzativo (le ferie estive di diversi risparmiatori che penalizzerebbero la partecipazione alla protesta), sia ‘strategiche’. Secondo gli organizzatori infatti una protesta pubblica in questo momento potrebbe avere ripercussioni negative sulla delicata compravendita in atto delle quattro nuove good bank, per le quali (secondo voci mai smentite ufficialmente) sono arrivate offerte inferiori a un terzo rispetto all’asticella fissata da Bankitalia (circa mezzo miliardo contro 1,65).

Quale che sia la ragione, la decisione di rinviare la fiaccolata a data da destinarsi viene presa come un vero e proprio tradimento dal comitato No Salvabanche, che reagisce proclamando un’iniziativa diametralmente opposta: boicottaggio dell’assemblea pubblica, “perché il tempo delle chiacchiere è finito da un pezzo”, e presidio fisso davanti all’agenzia 1 di Carife (in corso Martiri della Libertà alle 20:30) “perché è importante far sentire la nostra voce”.

Ma sentiamo i diretti interessati: a spiegare le ragioni di Amici Carife e Risparmiatori Azzerati è Marco Cappellari, secondo cui oltre al “rischio di ritrovarci in pochi” a causa delle ferie estive c’è poi un secondo fattore: “Abbiamo appreso delle difficoltà nella compravendita delle banche e non vogliamo creare in questi giorni un ulteriore elemento che potrebbe rivelarsi un autogol per i risparmiatori, incidendo su una trattativa molto delicata. Non si è trattata di un’indicazione esterna: sono nostre riflessioni che derivano dalla fase che stiamo attraversando”. Cappellari assicura però di “non voler mollare nemmeno un centimetro: deve essere trovata una soluzione per risarcire i risparmiatori di Carife” e di aver comunicato a De Polis, direttore dell’Unità di Risoluzione delle crisi di Bankitalia, “che non accetteremo il fatto che tutte le situazioni fino al 2015 sono state risolte con l’intervento del Fidt e che per tutte quelle successive alla risoluzione di Carife si cerchino soluzioni, per così dire, più creative. Non è accettabile che il caso delle nostre quattro banche sia l’unico escluso”. Il riferimento è al caso Monte Paschi, per il cui salvataggio si ipotizza un’alternativa al bail-in attraverso l’intervento delle quote volontarie versate dalle banche al Fondo Interbancario di Tutela Depositi. “Ogni banca prima o dopo il 22 novembre scorso è stata salvata, non vogliamo diventare gli esodati del risparmio”.

Un presidio del comitato No Salvabanche di fronte all'agenzia 1 di Carife

Un presidio del comitato No Salvabanche di fronte all’agenzia 1 di Carife

Diametralmente diversa la posizione del comitato No Salvabanche, già protagonista di accese proteste come quella (con tanto di lancio di uova) contro il primo ministro Matteo Renzi a Bologna. “La notizia non ci sorprende – attaccano i portavoce – perché non siamo ingenui, ma ci fa molta rabbia perché siamo stanchi di essere trattati come le marionette dei giochetti di piccoli politicanti o aspiranti tali. Lo avevamo scritto nel nostro comunicato di adesione: chi, come i promotori e il sindaco Tagliani, antepone il proprio tornaconto politico alla battaglia per il rimborso e agli interessi dei risparmiatori organizzatori e non punta il dito anche sulle responsabilità del Pd, prima o poi smetterà di lottare”.

Secondo il comitato, “le motivazioni utilizzate per giustificare questo passo indietro sono ridicole, pretestuose e ipocrite. Soprattutto non riescono a nascondere la verità”. Riguardo alla questione delle ferie estive e dei possibili forfeit, Amici Carife e Risparmiatori Azzerati “dimostrano un dilettantismo pericoloso”. Riguardo al tema della compravendita in atto, “Per i promotori della fiaccolata c’è sempre una ragione per non alzare la testa. A questo punto il sospetto si fa certezza: ad eccezione degli incontri con le Istituzioni e le Persone-che-contano – da cui però non è mai uscito un impegno concreto, utili solo per qualche foto sui giornali in giacca e cravatta o magari per assicurarsi lo stipendio per il futuro – le due associazioni non intendono fare assolutamente nulla”.

Una critica talmente accesa che il comitato ipotizza torbidi legami politici tra le associazioni dei risparmiatori e la maggioranza politica: “È ormai palese che per le due associazioni è più importante tutelare gli interessi politici del Sindaco Tagliani, è più importante evitare che non venga messo in difficoltà, è più importante tutelare il sistema di governo del Pd, piuttosto che lottare per la giustizia e il rimborso dei risparmiatori. Fino al punto di annullare la fiaccolata. Come volevasi dimostrare: chi ha interessi politici da salvaguardare prima o poi smette di lottare. Non abbiamo nulla da dire – conclude il comitato – a chi pensa di poter strumentalizzare la nostra vicenda, a chi pensa che si possa giocare con i soldi e la vita delle persone. Invitiamo tutti i risparmiatori a disertare l’assemblea, a non farsi trattare come marionette, ad unirsi a noi in presidio davanti all’Agenzia 1 di Nuova Carife, in Corso Martiri della libertà 55 a partire dalle ore 20:30”.

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