Economia e Lavoro
26 Luglio 2016
Dal 1° agosto aumento delle tariffe e tassa per il cambio del titolo di viaggio. Crufer e Federconsumatori insorgono e si rivolgono alla Regione

Nuovo biglietto regionale Trenitalia con “sorpresa”

di Redazione | 3 min

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Trenitalia annuncia l’avvio dal 1° agosto del nuovo biglietto regionale e Crufer (Comitato Regionale degli Utenti Ferroviari dell’Emilia Romagna) e Federconsumatori esprimono il proprio totale dissenso sull’aumento delle tariffe ormai autorizzato in ambito regionale e sulla “nuova” sovrattassa sui biglietti regionali richiesta dalle rivendite esterne per il cambio data del biglietto inutilizzato.

La vendita del nuovo biglietto regionale, infatti, come riferiscono Crufer e Federconsumatori, sarà per buona parte delegata a livello nazionale alle 70mila rivendite esterne, edicole e tabaccherie. “Un nuovo “titolo di viaggio” – spiega il presidente del Crufer, Giuseppe Poli – meno flessibile dei precedenti biglietti a fascia km e di cui nei mesi scorsi il Crufer aveva chiesto di mantenere le caratteristiche di “biglietto aperto” e di facile utilizzo. Trenitalia ha preferito non seguire questi suggerimenti confermando le caratteristiche del nuovo biglietto, utilizzabile nelle 4 ore successive alla convalida del solo giorno prescelto al momento dell’acquisto. Incredibilmente, gli utenti che avranno necessità di cambiare il giorno di utilizzo del biglietto, rivolgendosi alle stesse rivendite esterne dovranno pagare 50 centesimi per ottenere il cambio-data. Il Crufer ha chiesto alla Regione Emilia Romagna un intervento urgente per impedire che si concretizzi oltre al danno di un biglietto meno flessibile, il pagamento di un imprevisto balzello che invece deve essere a carico di Trenitalia promotrice della nuova formula”.

Nell’occasione Trenitalia ha proposto alla Regione Emilia Romagna un adeguamento delle proprie tariffe regionali, motivandolo con il forte differenziale nel confronto delle altre regioni e con la necessità di concordare sulla base di queste nuove tariffe una ulteriore proroga del contratto di servizio fino al 31 dicembre 2018.

Si tratta di incrementi di tariffa nell’ordine mediamente del 3,5% per i biglietti singoli e del 2% per gli abbonamenti.

Per Crufer e Federconsumatori vi sarebbe una contraddizione tra l’aumento introdotto e il fatto che il contratto prorogato prevedesse solo il recupero del tasso di inflazione, di fatto negativo negli ultimi due anni. “Un aumento delle tariffe – commenta Giuseppe Poli – non giustificato contrattualmente che premia il gestore che meno ha speso per la fornitura di nuovi treni. Un aumento che grava maggiormente sui biglietti singoli acquistati da utenti “non abituali” per i quali non è prevista alcuna forma di rimborso per ritardi ripetuti, come stigmatizzato dalla stessa Autorità dei Trasporti. Il Crufer ha portato queste osservazioni all’attenzione della Regione Emilia Romagna dalla quale si attendono le adeguate risposte”.

La stessa Federconsumatori denuncia lo “strabismo” di Trenitalia, “che ricorre al confronto con altre Regioni solo per recuperare lo squilibrio tariffario, mentre lo ha ignorato per anni con la mancata fornitura di materiale rotabile nuovo. Un aumento che non trova giustificazione nemmeno con la motivazione dell’adeguamento inflazionistico, negativo da mesi”. Ed esprime la propria contrarietà “anche per aumenti di tariffa che graveranno maggiormente sui biglietti singoli acquistati da utenti “non abituali” per i quali non è prevista alcuna forma di rimborso per ritardi ripetuti, come stigmatizzato dalla stessa Autorità dei Trasporti. Pur riconoscendo gli sforzi sostenuti dalla Regione per la riqualificazione del servizio ferroviario, di cui la maggioranza degli utenti non ha ancora consapevolezza, i nuovi aumenti previsti rischiano di rendere sconveniente l’uso del mezzo ferroviario che si dichiara di voler sostenere. Un interrogativo che Federconsumatori ha posto all’attenzione della Regione Emilia Romagna”.

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