Economia e Lavoro
17 Luglio 2016
Novità per gli azionisti. Presentate anche le strade per il rimborso degli obbligazionisti

Carife, Federconsumatori apre nuovi scenari per gli azzerati

di Redazione | 2 min

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federconsumatoriGli obbligazionisti Carife hanno due strade per ottenere i rimborsi: l’indennizzo automatico o l’arbitrato. Entrambi i percorsi sono stati presentati durante l’assemblea organizzata da Federconsumatori Ferrara sabato mattina presso il centro sociale Rivana Garden.

Un incontro partecipato a cui hanno preso parte circa duecento risparmiatori. L’aria che si respira è costruttiva: la platea ascolta attentamente i consigli degli avvocati presenti e formula loro domande e chiarimenti.

Il raduno è stato convocato appunto per fare chiarezza sul decreto Salva Banche, definita “una legge pasticciata e lacunosa” dal presidente di Federconsumatori Ferrara Roberto Zapparoli.

Ma, alla luce dei recenti sviluppi sulle indagini giudiziarie, è stato inevitabile parlare anche dei nuovi scenari che si aprono per tutti i risparmiatori azzerati che oggi rimarrebbero invece a bocca asciutta.

“Si stanno profilando delle ipotesi di reato per cui potrebbero avere diritto al risarcimento anche gli azionisti che hanno acquistato dei titoli durante il periodo di frode finanziaria, perché gli è stata offerta una visione alterata della realtà, nel caso in cui il valore di quei titoli venduti non fosse reale ma artefatto” spiega l’avvocato Massimo Buja.

Prima di sfregarsi le mani, però, bisogna ovviamente attendere la fine delle indagini. Così come bisogna aspettare il 22 luglio per visionare i moduli per inoltrare la domanda di indennizzo e aspettare la data (ancora ignota) in cui usciranno i decreti attuativi per l’arbitrato.

Ma quali sono i requisiti necessari per poter accedere agli indennizzi automatici? “Per avere diritto al rimborso forfettario dell’80% del corrispettivo investito in obbligazioni subordinate – risponde l’avvocato Ermanno Rossi – bisogna essere in possesso di un reddito lordo non superiore ai 35mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100mila euro”.

Chi non rientrasse in nessuno dei due parametri previsti dalla legge, o volesse qualche soldo in più, può tentare la strada dell’arbitrato. “Questa procedura consente il recupero del 100% dell’investimento – sottolinea l’avvocato Buja – ma, per chi volesse intraprende questa scelta, consigliamo un’attenta e accurata valutazione legale”.

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