Attualità
29 Giugno 2016
Continua la protesta degli attivisti contrari all'abbattimento: "Il Comune non aveva comunicato la decisione"

Alberi e stadio: “Esisteva un’altra opzione”

di Redazione | 2 min

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fe935795-2379-4f21-8eee-a525d9a5edab“La giunta non ha mai parlato dell’abbattimento degli alberi fino al 7 giugno, quando i residenti lo sono venuti a sapere dalla stampa. Questa mancanza di comunicazione e trasparenza è inaccettabile”. Continua la lotta degli attivisti in polemica con l’amministrazione, per la decisione di abbattere 15 alberi in corso Piave che dovranno lasciar posto ai nuovi tornelli di ingresso, obbligatori per la Spal in Serie B.

Secondo Tommaso Mantovani, autore di uno degli esposti inoltrati in questi giorni alla procura, Marzia Marchi e Luigi Gasperini, presenti all’ultimo presidio davanti allo stadio, l’amministrazione si sarebbe infatti mossa in ritardo e senza valutare alcuna opzione alternativa al sacrificio degli alberi, e per di più evitando di coinvolgere i residenti nella decisione finale. “Non siamo ancora riusciti a ottenere il verbale della Commissione di Vigilanza Provinciale (a cui hanno partecipato il sindaco Tagliani e figure tecniche come vigili del fuoco e uffici comunali, ndr) di inizio aprile – afferma la Marchi -, ma la sensazione è che la decisione sia stata presa in quella sede. Per ora non è disponibile alcuna traccia del lungo dibattito che dovrebbe aver coinvolto gli enti preposti, e anche l’Ufficio Verde Pubblico è stato interpellato solo per definire la scelta dei nuovi alberi da piantare”.

d0ecebb6-490f-4277-81f7-7702a19cf98eGli attivisti respingono poi le accuse di essersi attivati in ritardo e di non essersi accorti in tempo di quanto stava per accadere: “La verità – commentano – è che il Comune non ha mai parlato di questa eventualità fino al 6 giugno: il dato non era emerso né dalle comunicazioni ufficiali né durante le conferenze stampa sulla riqualificazione dello stadio”.

Tra le frecce nell’arco degli attivisti vi è poi anche un elemento inedito: un progetto presentato nel 2014 alla questura da uno studio di architetti, che avevano preventivato proprio l’inserimento di tornelli all’esterno dello stadio ma senza la necessità di abbattere gli alberi: “Non sappiamo perché all’epoca non sia stato preso in considerazione – affermano gli attivisti -, ma di certo adesso il Comune non ha nemmeno provato a valutare un’opzione di questo genere”.

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