Cronaca
28 Giugno 2016
Due uomini erano a processo per circonvenzione d'incapace ai danni di un'anziana donna della provincia

Donazioni da una facoltosa amica, una condanna e un’assoluzione

di Redazione | 2 min

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indexSi conclude con un’assoluzione piena – per non aver commesso il fatto –  e una condanna a carico di uno dei due imputati per circonvenzione di incapace ai danni di un’anziana e molto facoltosa donna della provincia.

Il giudice Debora Landolfi ha assolto pienamente il più anziano degli imputati – amico molto stretto della donna, difeso dall’avvocato Marco Linguerri – e condannato un altro amico di famiglia (difeso dall’avvocato David Zanforlini) per due episodi datati 2013: in uno di questi aveva aiutato la signora a redigere un atto (da sottoporre peraltro al giudice in quanto l’anziana era in amministrazione di sostegno) per una donazione da circa 7mila euro a beneficio di una famiglia bisognosa. Il giudice ha pronunciato per lui una condanna a 2 anni e 3 mesi di detenzione più 100mila di risarcimento del danno, provvisoriamente esecutivo.

Le accuse – sostenute in giudizio dal pm Ombretta Volta – riguardavano una donazione e un lascito testamentario per un totale di circa 200mila euro ciascuno, oltre che per presunte pressioni per la donazione alla famiglia bisognosa.

Il procedimento avrà sicuramente un seguito: il giudice ha infatti disposto l’invio degli atti alla procura a carico di un avvocato, sentito come testimone, per un’ipotesi di circonvenzione d’incapace in concorso con l’imputato già condannato (il riferimento è alla donazione a favore della famiglia indigente) e a carico di una ex badante della signora per reticenza nella testimonianza. Inoltre, l’avvocato Zanforlini annuncia già la proposizione di appello contro la sentenza.

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