Comacchio
23 Giugno 2016
C'è attesa per la sentenza della Corte di Giustizia Ue

Balneatori Cna si mobilitano per le concessioni demaniali

di Redazione | 3 min

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spiaggiaComacchio – C’è fermento tra gli stabilimenti balneari, in vista della attesa pronuncia Corte di Giustizia europea del prossimo 14 luglio, che deciderà il futuro di 28mila stabilimenti balneari italiani e di circa 400mila addetti del settore. Si è riunita, infatti, nei giorni scorsi, l’Assemblea nazionale di Cna Balneatori, che ha deciso di promuovere iniziative di mobilitazione della categoria nelle prossime settimane e di richiedere un incontro a tutte le Regioni interessate per conoscere l’esito della riunione, al termine del Tavolo interregionale che si terrà il prossimo 27 giugno a Roma, in riferimento alla richiesta di Cna Balneatori di proroga delle attuali 30 mila concessioni demaniali marittime italiane.

Corteggiani1“C’è uno stato d’animo di grande preoccupazione tra i balneatori dei nostri Lidi – sottolinea Luca Corteggiani, responsabile dell’Area Cna del Delta – per l’incertezza in cui si trovano queste imprese che, tra l’altro, hanno realizzato, in questi anni, nonostante le difficoltà economiche, importanti investimenti per la riqualificazione delle nostre spiagge e per lo sviluppo del turismo. Il prolungarsi di questa situazione, tra l’altro, mette a repentaglio l’attività dei nostri stabilimenti balneari dell’immediato futuro. Gli stessi investimenti sono gravati dalla mancanza di certezze sulle prospettive: ricordiamoci che il contributo di questo settore è vitale per l’economia di Comacchio e del Delta e per la stessa occupazione di tanti lavoratori, soprattutto giovani, impegnati nella stagione balneare sui Lidi. Per non parlare del futuro di stabilimenti, che operano sul nostro territorio da decenni, la cui chiusura avrebbe conseguenze pesantissime e impensabili sull’economia dell’intero territorio del Basso Ferrarese e provinciale”.

Una moratoria di almeno 30 anni è, quindi, la richiesta da Cna Balneatori, che sta diffondendo un manifesto da affiggere in tutti gli stabilimenti balneari associati, che annuncia la mobilitazione della categoria, attraverso un presidio permanente nelle prossime settimane, “per il futuro del turismo italiano e per il futuro delle nostre famiglie”. L’iniziativa è rivolta a sensibilizzare cittadini, turisti e in generale la pubblica opinione sulla posta in gioco della sentenza della Corte di Giustizia europea del 14 luglio sulla scadenza della proroga delle concessioni al 2020.

L’intento di Cna Balneatori, come ha affermato lo stesso coordinatore nazionale Cristiano Tomei alla recente assemblea del Consorzio Estensi – Spina, è quello di far valere le ragioni di una categoria unita, impegnata a difendere non solo il proprio futuro, ma quello di tutta una economia che produce ricchezza e occupazione per il territorio e per il Paese.

Giuseppe Carli referente del Sib Confcommercio a Porto Garibaldi mette in allarme: “Il Governo centrale di Roma deve muoversi con decisione a difesa degli imprenditori italiani del settore e lo deve fare con estrema urgenza operando sul tema del doppio binario (nuove concessioni all’asta ma quelle già esistenti concesse in proroga con un regime transitorio per almeno 30 anni). La soluzioni sarebbe semplicissima – prosegue Carli – basterebbe copiare quanto hanno fatto i governi di Spagna – con proroga dai 30 ai 75 anni – od ancora Portogallo o Croazia che per difendere le loro imprese a carattere familiare hanno addirittura realizzato dispositivi per un regime transitorio lunghissimo di decenni”.  Allo studio dunque già dai prossimi giorni forme di presidio sotto le sedi dei Ministeri competenti e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica a tutti i livelli.

Sull’argomento interviene anche il M5s regionale tramite un interpellanza a firma Raffaella Sensoli e Andrea Bertani: ““Nell’attesa della sentenza della Corte di Giustizia Europea in merito alle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, prevista per il 14 luglio prossimo, la Giunta regionale comunichi se sta predisponendo una regolamentazione incentrata su un sistema di evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni che preveda, nel rispetto della normativa europea, una durata ragionevole delle stesse con l’ammortamento e la valorizzazione degli investimenti effettuati dagli attuali concessionari”. I consiglieri, infatti, evidenziano come altre Regioni, preso atto dell’intenzione del Governo di attendere la sentenza europea prima di presentare una legge organica sulla materia, “abbiano dato corso a una regolamentazione delle procedure di rilascio delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative”

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