Attualità
23 Giugno 2016
Ferrara prende spunto dall’Olanda. Tagliani: "Approccio più concreto". Sapigni: "Conoscenza reciproca"

L’integrazione oltre gli schieramenti tra buonisti e razzisti

di Elisa Fornasini | 3 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERA“Sul tema dell’integrazione c’è un confronto molto ideologico e di sentimento tra buonisti e razzisti, tra destra e sinistra, mentre abbiamo bisogno di un approccio concreto e di una riflessione più ampia sulle politiche più efficaci dal punto di vista della riduzione degli impatti per le comunità ospitanti ma anche della valorizzazione, della ricchezza e dell’integrazione per gli ospitati. Serve insomma maggiore conoscenza”.

È con queste parole che il sindaco Tiziano Tagliani chiude il convegno “Le politiche migratorie e dell’integrazione sociale: pratiche ed esperienza a confronto”, tenutosi mercoledì mattina in Castello nell’ambito della presidenza di turno olandese del Consiglio dell’Unione europea.

L’incontro – organizzato dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, dal Comune di Ferrara, da Università e Arci, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Anci regionale – intendeva appunto confrontare l’esperienza ferrarese con quella olandese per trarne spunti di riflessione atti ad affrontare un tema caldo come quello dell’integrazione, diventato ancora più acceso dopo le ultime vicende in zona Gad.

OLYMPUS DIGITAL CAMERALe “sfide future” per promuovere l’integrazione a Ferrara, come spiegato dall’assessore Chiara Sapigni, sono “rendere i nostri servizi accessibili ai cittadini stranieri, trovare un luogo di confronto istituzionale e inserire al meglio i profughi nella comunità, che anch’essa deve cambiare. C’è bisogno di integrazione reciproca per far crescere la nostra cultura”.

Durante la lunga riunione, durata quasi tre ore, si è parlato molto anche di multiculturalismo (un modello fallito perché incapace di leggere il cambiamento culturale) e di cittadinanza (in quanto il fenomeno migratorio ci costringe, nel bene e nel male, a fare i conti con la nostra idea di cittadinanza).

Ma “il messaggio più importante basato sulle esperienze positive e negative dell’Olanda è che alla base si deve seguire una politica chiara di integrazione a livello nazionale e locale, che tenga conto non soltanto dei diritti dei migranti ma anche dei doveri” spiega Paolo De Mas, docente all’Università di Amsterdam e all’Institute of migration and ethnic studies, presentato come il massimo esperto in Olanda dei flussi migratori dal Marocco.

A chiudere la giornata – che ha visto gli interventi del console generale del Regno dei Paesi Bassi in Milano David de Waal, del presidente di Arci Ferrara Paolo Marcolini, di Paul Scheffer, docente all’Università di Tilburg e di Orsetta Giolo, docente di Unife, coordinati da Aart Heering dell’Ambasciata olandese in Italia – è stato il sindaco Tagliani che ha ribadito “l’utilità di un approccio concreto e di una maggiore conoscenza per elaborare politiche sull’immigrazione più mirate, pratiche ed efficaci in maniera tale da evitare di dover gestire conflitti o difficoltà, pur sapendo che il conflitto fa parte dell’immigrazione così come l’immigrazione in sé ha sempre fatto parte della storia dell’umanità”.

INTERVENTO DEL SINDACO TIZIANO TAGLIANI

INTERVENTO DEL PROFESSORE PAOLO DE MAS

INTERVENTO DELL’ASSESSORE CHIARA SAPIGNI

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