Recensioni
17 Giugno 2016
Da Miles Davis a Enrico Rava fino a Yo-Yo Ma

Grande musica al Biografilmfest di Bologna

di Redazione | 4 min

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miles davisDal 10 al 20 giugno è di ritorno a Bologna il grande cinema biografico con Biografilm Festival, il primo evento internazionale interamente dedicato ai racconti di vita, che anche quest’anno, alla sua XII edizione, propone un programma ricco di grandi anteprime cinematografiche ed imperdibili eventi musicali.

Actor Don Cheadle will portray jazz great Miles Davis in “Miles Ahead”. E proprio circoscrivendo un po’ il discorso, si vorrebbe parlare di alcuni eventi eccezionali che, a livello musicale, han reso e renderanno questo eccezionale cine-festival degno di essere frequentato sempre più, specie dai giovani, per fortuna.

Qualche giorno fa è stato il momento del jazz, il grande jazz: in primis la proiezione, in anteprima mondiale, di Enrico Rava. Note Necessarie, film del 2015 di Monica Affatato.

Alla presenza della regista e del protagonista, Enrico Rava, si è assistito all’iter funambolesco della carriera del grande trombettista italiano che è anche un viaggio a 360° nella storia del jazz: dai grandi che hanno segnato la sua musica, come – soprattutto – Miles Davis – da lui rimase folgorato giovanissimo ad un concerto suo tenuto a Torino – a Louis Armstrong, a Bix Beiderbecke, al pupillo di Davis, John Coltrane, per non citarne che alcuni tra i grandissimi fin alla sperimentazione degli anni Sessanta e Settanta, periodo di cui Rava è stato protagonista indiscusso.

Il film è uno stream of consciousness – un flusso della coscienza musicale che unisce il racconto del musicista alle corali e numerose testimonianze di musicisti e amici che l’ han conosciuto nel tempo, affiancandolo in mille progetti in giro per il mondo, suonando con lui in sessions di grande eccellenza, grandi come Michel Petrucciani e Stefano Bollani, tra gli altri. E ci presenta l’artista e l’uomo con la sua musica e le sue capacità d’improvvisazione, ma anche le sue doti di leadership, l’umorismo, l’originalità, proponendo le qualità migliori della vita e del jazz, democrazia perfetta fondata sui valori della differenza e, ancor più della libertà dell’individuo e sociale, a tutto tondo.

In serata lo stesso Rava, dal vivo, ha ‘performato’ in band, nel BioParco, “Wild Dance”, il suo nuovo album che ha già riscosso grande successo e apprezzamento di pubblico e critica.

Poi è stata presentata – omaggio nell’omaggio – in anteprima italiana, la nuova pellicola di Don Cheadle su Miles Davis fortemente desiderata: è stata, infatti, realizzata grazie ad un crowd fund di anni voluto dallo stesso Cheadle che non solo è riuscito a dirigerlo, ma pure ad interpretarlo – alter ego Ewan McGregor – auto esaudendo un suo antico sogno di ragazzo.

E bisogna dire che gli è piuttosto ben riuscita, questa operazione cinematografica, certo a tratti un po’ troppo adrenalinica, ma…che musica, che personalità, che cimenti. Grande fu l’opera di Davis, osannato già in vita, anche se la droga si portò via ‘pezzi della sua anima’: ma di lui val la pena ricordare, tra i capolavori creativi, ciò che scrisse ed interpretò per il film d’esordio, Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l’èchafaud) di quello che sarebbe divenuto uno dei migliori registi francesi della Nouvelle Vague ed oltre, un giovanissimo Louis Malle.

La pellicola, del 1957, era interpretata da già una fascinosissima Jeanne Moreau e dai notevoli Maurice Ronet e Lino Ventura: Miles Davis ne aveva composto la bellissima ed intrigante colonna sonora, un testo musicale variegato, ricco di pathos, di struggente melanconia, come nelle sue davvero uniche e migliori corde, ma anche musica descrittiva, ‘accompagnatrice’, all’unisono, della scrittura filmica.

E domani sera altra chicca musicale al Biografilm Festival: sarà, infatti, presentato The Music of Strangers: Yo-Yo Ma and the Silk Road ensemble, un film del 2015 di Morgan Neville, in cui, simbolicamente, il potere universale della musica sembra unire i popoli oltre i limiti geografici, come una moderna Via della Seta ed il Silk Road Ensemble, il collettivo di musicisti fondato dal leggendario violoncellista Yo-Yo Ma – magistrale interprete, fra gli altri, di Johann Sebastian Bach e delle sue Suites per violoncello – nasce proprio per dare voce a questo potere, realizzando un esperimento di collaborazione artistica rivoluzionario. In questo film, il premio Oscar Morgan Neville racconta il progetto attraverso alcuni dei suoi protagonisti: dalla cinese Wu Man che suona un bizzarro strumento chiamato “pipa” a Cristina Pato, artista della cornamusa, detta “la Jimi Hendrix della Galizia”.

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