Politica
17 Giugno 2016
Fornasini chiede spiegazioni all’amministrazione. Malaguti: “Sindaco chieda scusa". E Fdi fa sit-in davanti a sede PM

Vigilesse cacciate dai pusher, l’opposizione vuole sapere

di Redazione | 4 min

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(foto di archivio)

(foto di archivio)

Continua a infuriare la polemica attorno alle dichiarazioni della comandante della Polizia municipale Laura Trentini in seguito all’aggressione di martedì delle due vigilesse resa nei giardini del Grattacielo nota da Estense.com. A livello istituzionale il consigliere di Forza Italia Matteo Fornasini ha avanzato una richiesta di informativa per avere “un resoconto che descriva in dettaglio cosa effettivamente sia successo”, convocando se necessario anche “la competente commissione consiliare”.

In particolare Fornasini rileva le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dalla comandante Trentini “apparentemente contrastanti con quelle dell’assessore con delega alla sicurezza urbana Modonesi”, intervenuto il giorno successivo. Nella prima versione si afferma che “i due agenti hanno abbandonato la zona, senza chiamare rinforzi in quanto in alcuni casi è meglio “lasciar perdere””, mentre Modonesi ha dichiarato che “gli agenti non sono scappati ma hanno chiamato i rinforzi una volta messi in difficoltà e intimiditi”. In realtà i rinforzi erano stati chiesti dalla pattuglia del giorno precedente, con gli agenti che si erano trovati in una situazione simile.

A ogni modo, per dipanare il dubbio il consigliere azzurro chiede “se le due vigilesse aggredite abbiano effettivamente chiamato i rinforzi e in caso affermativo chi hanno chiamato” e “se sono stati identificati gli aggressori e se sono state effettuate denunce”. Fornasini chiede inoltre “quali azioni e strategie si ritiene di porre in essere al fine di tutelare al meglio l’incolumità e la sicurezza degli agenti della polizia municipale impiegati in attività di presidio e di controllo del territorio”.

Sulle esternazioni di Modonesi entra a gamba tesa anche Mauro Malaguti di Fratelli d’Italia, che parla di “difesa ‘scuola Renzi’”. Secondo l’ex consigliere regionale “è l’ulteriore testimonianza che questa amministrazione non è, e non lo è mai stata, in grado di far fronte alle nuove criminalità conseguenti ad una immigrazione clandestina fuori controllo”. Malaguti ricorda che “le vigilesse dovevano chiamare rinforzi, identificare gli aggressori e procedere penalmente nei loro confronti. Il comportamento da loro assunto invece, evidentemente con l’approvazione del loro comandante e dell’assessore, oltre che evidenziare una ‘resa’ di fronte a malviventi che palesano atteggiamenti mafiosi ha messo, di fatto, in grande imbarazzo tutto il Corpo di Polizia municipale”.

“Come saranno infatti giudicati in futuro i nostri agenti dai cittadini ferraresi? Come coloro che cedono alla violenza di chi non ha nulla da perdere per poi dimostrarsi intransigenti con chi, se denunciato, magari ha una casa o un’automobile eventualmente pignorabili? Come può il comandante non rendersi conto della gravità di ciò che ha tanto candidamente ammesso?” si chiede Malaguti, che porta ad esempio Falcone e Borsellino: “avrebbero dovuto essere più cauti nel contrastare la mafia? Dunque, di fronte a questi nuovi atteggiamenti mafiosi di controllo del territorio per lo spaccio di stupefacenti quali saranno le future risposte dell’Amministrazione? Tavoli di trattative? Fiaccolate di solidarietà? Abbandonare i cittadini a se stessi per timore di reazioni peggiori? Il Corpo di Polizia municipale dipende dal sindaco, il sindaco dunque chieda scusa ai cittadini per quanto accaduto e assicuri immediati provvedimenti in merito, poiché altrimenti legittimerebbe di fatto la sconfitta dell’Istituzione che rappresenta di fronte all’illegalità”.

Intanto Fdi ha organizzato un sit in per la mattina di venerdì 17 giugno alle ore 11.30 davanti al comando della Polizia municipale in via Bologna, “per sottolineare la gravità della vicenda occorsa ai due agenti di polizia municipale in zona Gad e la richiesta di assunzione di responsabilità da parte del comandante del corpo di Polizia Municipale cittadino”. Saranno presenti il portavoce provinciale e consigliere comunale Paolo Spath e il responsabile nazionale del settore immigrazione Alberto Balboni.

Perplessi sul comportamento dell’assessore, “che di fatto smentisce quanto dichiarato dalla comandante della Polizia Municipale” si dice anche Casa Pound: “trattandosi di una dipendente lautamente stipendiata gradiremo sapere se la dichiarazione arrivata dal municipio rappresenta un’ulteriore dimostrazione di incapacità nella gestione di questo problema da parte delle forze dell’ordine che hanno precise disposizioni in merito”.

Altra perplessità riguarda la gestione politica della vicenda, “dove come al solito va in scena il teatrino del rimbalzo delle colpe da una parte all’altra e viceversa, con l’opposizione che accusa la maggioranza di voler mascherare i problemi con iniziative simboliche che alla fine sono le stesse che il centro destra usava per immagine in campagna elettorale due anni fa”. E anche Casa Pound rivolge pubblicamente le sue domande: “qualcuno si è interessato di identificare questi personaggi anche mediante la video sorveglianza per fare accertamenti sulle attività illecite che continuano a svolgersi alla luce del sole senza che nessuno le impedisca? L’autore dell’affronto ai pubblici ufficiali verrà cercato e perseguito penalmente o resterà l’ennesimo episodio impunito?”.

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