Un social metwork made in Fe, con la caratteristica che, a differenza dei colossi Facebook e Twitter, a guadagnare sulla pubblicità on line potrebbero essere gli stessi iscritti.

Si chiama Udropper e tra gli ideatori c’è Francesco, nato a Ferrara 27 anni fa. Anche lui, come tanti internauti, detesta (o detestava) le varie inserzioni pubblicitarie. “Sono partito proprio da questo concetto per evolvere un sistema a favore dell’utente stesso che la riceve. Oltre a condividere le entrate economiche della pubblicità con gli utenti iscritti, abbiamo studiato sia da cellulare che da pc, una visualizzazione della pubblicità per nulla invadente; anzi, è un ulteriore fattore di curiosità per gli utenti stessi che si confrontano nel vedere chi ha attratto la pubblicità di marchi più o meno conosciuti”.

Il primo passo è iscriversi sulla piattaforma udropped.com. Sul proprio account si può pubblicare ciò che si preferisce. I contenuti saranno visti da altri utenti interessati (follower). L’utente ha la possibilità di filtrare i contenuti per tipologia, per vedere solo ciò che gli interessa. E il guadagno? “Ogni account ha due banner pubblicitari – spiega Francesco – legati al proprio profilo ed ai contenuti pubblicati, visibili dall’utente stesso e da tutti i follower del proprio account. In un’area preposta, Udropper mette in vendita tutti gli spazi degli account acquistabili da chiunque per pubblicizzare la propria attività. Ogni account ha un indice di popolarità (numero di visite) che più è alto più fa crescere il prezzo di vendita dei due spazi pubblicitari legati all’account stesso. Alla persona titolare dell’account gli viene riconosciuto un compenso pari al 50% del prezzo di vendita dei propri spazi. Tutti questi passaggi saranno interamente gestiti da Udropper. L’utente non deve far altro che pubblicare e condividere contenuti di interesse con i propri amici e spendere i soldi accumulati come preferisce, o devolverli in beneficenza”.

Però, se guadagno ci sarà, sarà correlato all’indice di popolarità di un iscritto? “Potenzialmente – specifica Francesco – chiunque può guadagnare in base alla visibilità del proprio account. Ci tengo a specificare che non è importante solo la quantità e quindi la popolarità, ma anche la qualità di quello che si pubblica. Un utente che pubblica notizie di spessore culturale/artistico può attrarre su di sè pubblicità di aziende che ricercano un’immagine specifica per la propria attività”.

Francesco e i suoi amici/colleghi credono in questo progetto e, in attesa di scoprire la Silicon Valley a Ferrara, hanno già contattato diversi investitori “per ampliare i servizi all’interno del social network, come la chat e la possibilità di pubblicare video”.