È ufficiale: la corsa dei cavalli si disputerà sabato 11 giugno alle 17 in piazza Ariostea. La decisione è stata presa lunedì sera durante la riunione della presidenza dell’Ente Palio e del comitato organizzatore.

La gara, che finalmente ha una data fissa dopo i due rinvii dovuti al maltempo, si terrà eccezionalmente a porte aperte. Per assistere all’evento sull’erba non è infatti richiesto il biglietto mentre chi aveva già acquistato i ticket per il 29 maggio e 5 giugno potrà accedere alle tribune. Una scelta voluta per concedere i posti ‘migliori’ a chi aveva già pagato il biglietto e non creare disparità tra chi invece potrà vedere gratuitamente la manifestazione sabato.

Ma non è l’unica novità. Cambierà infatti anche il mossiere visto che Renato Bircolotti aveva precedentemente assunto un impegno in Sardegna. Sono stati ‘assoldati’ altri quattro mossieri e il nome verrà svelato nei prossimi giorni.

Ecco il nuovo calendario: venerdì 10 giugno verranno effettuate le visite dei cavalli secondo il programma e gli orari di venerdì 3 giugno. I cavalli sono gli otto che hanno già fatto la prova generale il 28 maggio e che domenica erano pronti per correre ma non hanno potuto farlo per via delle condizioni della pista, che presentava alcuni punti di fango e poltiglia troppo pericolosi per far correre gli animali.

Sabato mattina, verso le 9, sarà la volta delle prove in piazza Ariostea a cui seguiranno i test antidoping per i fantini presso la sede dell’Ente Palio. Come previsto dal regolamento, le contrade possono cambiare i fantini fino alle 10 ma, come appurato da Estense.com, tutte le contrade intendono per ora riconfermare i propri campioni.

La corsa dei cavalli, prevista per le 17, verrà anticipata alle 16 dal corteo storico della Corte Ducale e delle otto contrade che partirà direttamente da piazza Ariostea e sarà composto da 70 figuranti per contrada. Al termine della sfilata verrà sistemata la pista per correre il Palio di San Giorgio.

I vertici delle contrade tirano un sospiro di sollievo ma non nascondono le difficoltà di rimettere in moto la macchina organizzativa per la terza volta. Soprattutto per le casse delle contrade, due delle quali lamentano il “danno economico atroce” dato da queste continue dilazioni che “costano 2-3mila euro a rinvio per pagare fantino, cavallo e staff, senza contare i costi per mantenere la pista”. Si spera che questa sia la volta buona anche se l’incognita del maltempo rimane.