Nicola ‘Naomo’ Lodi lo ha indirettamente appellato come “venditore di morte” e “merda”, ma Mario Zamorani – tra i promotori della raccolta firma per la legalizzazione della cannabis – non si scompone troppo e, anzi, rilancia invitando l’esponente del Carroccio estense al dialogo, “perché credo che parlarsi aiuti a comprendersi e a meglio valutare le opinioni e le convinzioni degli altri, in particolare delle persone più lontane da sé”.
“Nicola Lodi, esponente della Lega Nord, su Facebook apostrofa con parole, diciamo così, forti gli organizzatori della raccolta di firme per la legalizzazione della cannabis a Ferrara – scrive Zamorani -. Sono fra questi e visto che la proposta di legge di iniziativa popolare parte da Radicali Italiani e dall’Associazione Coscioni, visto anche che sono convintamente antiproibizionista non solo a proposito delle cosiddette ‘droghe leggere’, mi sento di rispondere”.
Una risposta che lo storico leader dei Radicali ferraresi è un invito al dialogo, mettendo da parte gli insulti: “Caro Lodi, capisco che a volte si usino parole un po’ forti o sopra le righe, capita, qualche volta è capitato a tutti, pochi o nessuno sono senza peccato, quindi capisco – scrive ancora Zamorani -. Solo vorrei dirle che ci terrei davvero tanto a incontrarla perché credo che parlarsi aiuti a comprendersi e a meglio valutare le opinioni e le convinzioni degli altri, in particolare delle persone più lontane da sé”. Zamorani ricorda di aver fatto lo stesso anche con Alan Fabbri, segretario provinciale della Lega Nord, al confronto pubblico su profughi, migranti e immigrati organizzato dal think tan Pluralismo e Dissenso: “Molti allora mi sconsigliavano in questo mio proposito, Fabbri fu con me molto gentile e mi ha fatto piacere conoscerlo e averlo per un dibattito a più voci che ritengo sia stato interessante. Con il confronto e con il dialogo ci si aiuta reciprocamente a meglio affrontare le tante questioni di cui si occupa la politica mentre decidendo di escludere altri a priori si fa un pessimo interesse rispetto alla promozione delle proprie idee, lo dico a tutti, ovviamente”
E così l’invito per un futuro incontro pubblico sull’argomento: “Ripeto vorrei incontrarla per parlare assieme e, in questa occasione, le anticipo che la inviterò ad una discussione pubblica sull’argomento. Può chiedere il mio numero di cellulare o la mia email al comune amico Giovanni Cavicchi. Se così non sarà la cercherò io. Un caro saluto”.
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