Attualità
1 Giugno 2016
Dopo anni di percentuali in calo, nel 2015 i fumatori nella città estense sono tornati a crescere

Tabagismo, Ferrara inverte il trend positivo

di Redazione | 5 min

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fumo-adolescenti (1)Per l’analisi del fenomeno del tabagismo, si prendono in esame le risposte fornite nell’Indagine sulle Condizioni di vita a Ferrara 2015 dagli intervistati dall’Ufficio Statistica del Comune di 14 anni e più (1.681 persone, rappresentativi dei 119.176 residenti di 14 anni e più). L’incidenza di fumatori a Ferrara risulta pari al 20,9%, ciò significa che fuma un ferrarese ogni 5 sopra questa età e nel nostro comune i fumatori si stimano essere 24.900. I fumatori di sigarette rappresentano il 97,2% del totale dei fumatori, perché il 2,8% predilige i sigari o la pipa.

Per effetto della legge Sirchia, che ha vietato il fumo nei locali pubblici, entrata in vigore dal 10 gennaio 2005, dal 2006, il numero di fumatori è inizialmente diminuito: dal 27,1% nel 1997 al 20,3% nel 2006. Negli anni successivi, però, seppur con qualche oscillazione, si è mantenuto attorno al 20%, attestandosi, come detto, al 20,9% nel 2015. Questa percentuale è leggermente superiore a quella che rileva l’Istat1 contesto nazionale pari a 19,5%.

La percentuale di fumatori osservata in Italia fino al 2006 è sempre stata inferiore a quella rilevata a Ferrara nei medesimi anni, indicando tra i ferraresi una propensione maggiore al consumo di sigarette. Dal 2005 in poi, la loro percentuale ha visto in Italia una sostanziale progressiva diminuzione, in particolare dal 2010, mentre a Ferrara il calo, inizialmente più sensibile, ha poi rallentato, portando il valore ferrarese nuovamente sopra a quello italiano.

Anche a livello regionale si è osservato un rallentamento dal 2005: in Emilia Romagna nel 1997 i fumatori erano il 24,5% e nel 2014 sono il 19,7%. Poiché fumare è un comportamento legato ad una scelta individuale, è particolarmente importante analizzare le caratteristiche socio demografiche di chi fuma per cogliere differenze significative negli stili di vita.

In primo luogo, riguardo al sesso del fumatore, appare subito evidente che l’abitudine al fumo è più diffusa tra le persone di sesso maschile: fuma il 25% degli uomini ferraresi contro il 17,3% delle donne, ma, mentre negli ultimi nove anni l’incidenza di fumatori tra i maschi è diminuita (era il 33,5% nel 1997), tra le femmine si osserva una riduzione più contenuta (le fumatrici erano il 21,6% nel 1997).

Mediamente i maschi fumano 13 sigarette al giorno, le femmine 9; nell’insieme, i fumatori ferraresi accendono una media di 11 sigarette al giorno. Di raffronto, in Italia l’incidenza percentuale fra gli uomini è circa pari a quella rilevata nel nostro comune (24,6% in Italia 25% a Ferrara), ma il valore nazionale è inferiore per quanto riguarda il sesso femminile, 14,7% in Italia contro 17,3% a Ferrara.

In relazione all’età, l’abitudine al fumo sia in Italia che a Ferrara è superiore nelle fasce di età centrali: Ferrara, infatti, supera la quota del 28% di fumatori tra i 35 e i 64 anni, mentre i fumatori sia in Italia che a Ferrara diminuiscono nelle fasce di età successive e in particolare nella fascia più anziana sopra i 74 anni.

Nelle fasce giovanili osserviamo una quota di fumatori più bassa a Ferrara rispetto alla media nazionale, ma, certamente, il dato è sottostimato in modo non quantificabile, in quanto all’intervista hanno risposto il più delle volte i genitori, i quali non sempre sono informati delle abitudini al fumo dei propri figli. Pur tenendo conto di ciò, si può considerare un comportamento più virtuoso a Ferrara nella fascia di età 25-34 anni con il 23,4% di fumatori, contro il 26,5% in Italia (fumano in modo prevalente i giovani di sesso maschile).

Dall’analisi secondo il titolo di studio conseguito, si evidenzia che a Ferrara l’incidenza di fumatori maggiore è tra coloro che hanno conseguito la licenza media inferiore (29,8%) e al di sopra del valore medio è anche chi ha un titolo di scuola media superiore (21%). Meno propensi al

fumo sono i ferraresi con la sola licenza elementare o senza alcun titolo di studio (l’11,4%). Un po’ sotto la media i fumatori tra i ferraresi laureati (18%). Ricordiamo però che il grado di istruzione è fortemente correlato all’età: tra le persone anziane sono più frequenti quelle con solo la licenza elementare o senza titolo di studio. Questo significa che la minore presenza di fumatori nelle fasce di età più anziane va di pari passo con un basso numero di fumatori tra le persone con la sola licenza elementare o senza titolo. I laureati, invece, mostrano una reale maggiore consapevolezza dei rischi del fumo. Si registrano analoghi comportamenti secondo il titolo di studio a livello nazionale nel 2014: l’incidenza di fumatori è pari a 10,7% tra chi ha la licenza elementare o è senza titolo, 22,5% tra coloro che hanno la licenza media inferiore, 22,2% tra i diplomati di scuola media superiore e un più basso 18,1% tra i laureati.

Nel campione ferrarese intervistato si osservano differenze nella propensione al fumo anche rispetto alla condizione lavorativa: è fumatore il 21,6% dei disoccupati e il 28,2% degli occupati. Più contenuta è l’incidenza osservata tra gli studenti (7,1%, in diminuzione rispetto a al 2006 e al 2009 anni fa), mentre fuma il 15,1% delle casalinghe e il 13,3% dei ritirati dal lavoro. A spiegare tali differenze concorre ancora una volta l’età: gli occupati e i disoccupati sono mediamente della fascia di età adulta, 35-54 anni, che mostra la più elevata propensione al fumo. Al giungere del pensionamento e quindi di un’età più avanzata, a causa dei crescenti problemi di salute, la percentuale di fumatori diminuisce.

Il consumo di sigarette giornaliero è piuttosto elevato, 11 sigarette in media al giorno, anche se meno di quanto si rileva a livello nazionale, 12,1 sigarette al giorno (dati 2014). Il 65,9% dei fumatori ferraresi fuma fino a 10 sigarette al giorno, il 31% da 11 a 20, ma il 3,1% ne fuma più di un pacchetto (i “forti fumatori” erano il 7,5% nel 2003, il 3,6% nel 2006, il 5,6% nel 2009 e l’1,7% nel 2012). A confronto, in Italia i fumatori  che superano il pacchetto al giorno nel 2014 sono il 4,6%. I “forti fumatori”, sia italiani che ferraresi, sono principalmente di sesso maschile. Si osserva negli anni un calo del numero di sigarette fumate al giorno.

E’ attestata al 19,1% a Ferrara la quota degli ex fumatori, cioè di coloro che in passato fumavano, ma hanno deciso di smettere. Per contro la quota di ferraresi che non ha mai fumato si stabilizza al 60%. In modo analogo, in Italia si consolida la quota percentuale di ex fumatori, pari al 22,6% nel 2014; mentre quelli che non hanno mai fumato sono il 57,9% della popolazione da 14 anni in su.

Differenze di genere si osservano anche tra chi ha abbandonato l’abitudine di fumare: la percentuale di ex fumatori è maggiore tra gli uomini (24,9% a Ferrara e 30,4% in Italia) rispetto alle donne (14,1% a Ferrara e 15,4% in Italia). Inoltre, la decisione di smettere è più frequente nelle fasce di età più elevate: con l’insorgere di problemi di salute, a Ferrara sopra i 70 anni il 25,6% di essi ha smesso di fumare. Infatti, la decisione di smettere di fumare è più frequente tra i ritirati dal lavoro (a Ferrara tra essi il 28,3% è un ex fumatore) e tra coloro che hanno solo la licenza elementare (21,6%), persone di età mediamente elevata.

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