Mesola
1 Giugno 2016
Indagati i due conducenti, tra cui il fratello della giovane vittima

Incidente mortale sulla Gran Linea, via all’inchiesta

di Redazione | 1 min

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L’automobile dove viaggiava la vittima

Mesola. Indagato per omicidio colposo in seguito alla decesso del fratello, che viaggiava al suo fianco prima dell’incidente mortale. Questa l’ipotesi di accusa per A.B., che la mattina del 25 maggio stava guidando lungo la Gran Linea, nei pressi di Mesola, quando la sua Fiat Bravo è stata urtata nella fiancata da una Mercedes in arrivo dalla strada Romea. Nel registro degli indagati anche il guidatore dell’altro mezzo, un giovane di 27 anni, S.B., che dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo.

Questa mattina verrà conferito l’incarico ai tecnici del tribunale e delle parti che dovranno chiarire le dinamiche dell’accaduto: dalle prime ipotesi sembra che la Fiat Bravo non abbia rispettato il segnale di precedenza mentre attraversava la strada principale, e sia stata colpita alla fiancata a velocità molto elevata dalla Mercedes: un’ipotesi che distribuirebbe le responsabilità dei fatti tra entrambi i guidatori.

Dopo l’impatto, la Bravo si è ribaltata più volte sulla fiancata, finendo nella campagna a una trentina di metri di distanza. Uno scontro che non ha lasciato alcuna speranza al 31enne Azzedine Badrane, mentre i due conducenti furono ricoverati all’ospedale di Cona.

 

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