Attualità
29 Maggio 2016
Inaugurato il nuovo percorso didattico della mostra “Torah fonte di vita”

Il Meis per i più piccoli

di Redazione | 3 min

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indexdi Federica Pezzoli

Guarda, ascolta, tocca, annusa, impara, ma soprattutto gioca e divertiti. Sono queste le parole d’ordine del nuovo percorso didattico della mostra “Torah fonte di vita”, inaugurato questa mattina (domenica ) nelle tre sale al piano superiore della palazzina del Meis di via Piangipane: attraverso giochi interattivi, video e domande si rivolge ai bambini per far scoprire loro il significato degli oggetti in mostra e dei luoghi di culto, i momenti fondanti e le feste della religione ebraica,  avvicinando così all’ebraismo anche il pubblico più giovane.

È stata l’architetto Carla Di Francesco, in qualità di dirigente del Mibact e membro del Cda della Fondazione Meis, a dare il benvenuto ai visitatori, grandi e piccoli: “inauguriamo oggi il percorso dei bambini, progettato da Sharon Reichel e dall’architetto Monica Bettocchi perché i bimbi possano entrare nel museo e comprendere che ci si va sì per studiare e capire, ma anche per giocare e divertirsi”. Il vicesindaco e assessore alla cultura e ai giovani del comune di Ferrara, Massimo Maisto, ha ricordato come questo percorso didattico sia un’ulteriore conferma che il Meis vuole andare nella direzione di rendere il museo non più un luogo vecchio e polveroso, ma uno spazio aperto alla cittadinanza e all’apprendimento attivo. “Con gli ultimi investimenti, siamo veramente in dirittura d’arrivo: già a settembre sorgerà una struttura dove poter svolgere attività e a settembre 2017 ci sarà l’apertura del primo lotto. Il Meis sarà una grande esperienza culturale e un volano per l’economia”, ha concluso l’assessore.

La parola è poi passata al rabbino capo di Ferrara, Luciano Caro: “Quando sono entrato la sala era piena del brusio dei bambini; secondo una massima ebraica molto antica se l’Eterno dovesse applicare la giustizia in modo rigoroso, dovrebbe distruggere il mondo tutti i giorni, ma non lo fa perché è commosso dal brusio dei bambini, che sono la speranza per il futuro”. Il presidente della comunità ebraica ferrarese Andrea Pesaro ha sottolineato come “dalla curiosità nasce l’interesse, l’apprendimento, la conoscenza, tutti strumenti importantissimi al giorno d’oggi. Speriamo che visitando la mostra e il percorso didattico le vostre curiosità vengano soddisfatte, ma anche che quando uscirete ne avrete più di quando siete entrati”.

Il percorso didattico, infatti, punta sulla curiosità e sulla partecipazione attiva dei piccoli visitatori, guidati alla scoperta di oggetti e informazioni proprio da un personaggio loro coetaneo, dai suoi genitori e da un simpatico rabbino: “non volevamo imporre le informazioni, ma che fossero i bambini ad aver voglia di scoprire oggetti e nozioni”, ci spiega Sharon Reichel, curatrice anche della mostra “Torah fonte di vita”. “Abbiamo iniziato con un video in prima sala, dove un bimbo pone diverse domande sui luoghi del rito privato e pubblico e sullo shabbat”, l’obiettivo è “stimolare la curiosità e la ricettività dei più piccoli”, continua la curatrice. In seconda sala poi alcuni magneti permettono di rincontrare dal vivo alcuni oggetti già conosciuti nella prima e si cerca di coinvolgere i diversi sensi: dall’olfatto all’udito al tatto. In terza sala i bambini possono cimentarsi nell’aiutare Mosè a raggiungere le tavole della Legge e nel disporre i vari oggetti incontrati in mostra a seconda dell’uso.

“In questo modo abbiamo voluto riportare l’attenzione su quello che si è visto in mostra, stimolare una riflessione e una rielaborazione delle informazioni”, ci spiega ancora Sharon Reichel. Capita a volte, soprattutto nel caso dei bambini, di “non riuscire a portare a casa qualcosa di duraturo quando si visita una mostra o un museo” perché si devono incamerare tante informazioni in poco tempo: ecco perché a tutti i piccoli visitatori all’inizio del percorso vengono consegnate una cartolina, con la strada da seguire in mostra e un gioco, e una matita che possono portare a casa con loro.

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