Economia e Lavoro
28 Maggio 2016
All’ordine del giorno anche l’esame delle modifiche statutarie, ma a tener banco sono le conseguenze del decreto Salva-Banche

La Fondazione Carife approva un passivo da 72 milioni

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Anselmo. Un programma di tutti contro la “propaganda” di Fabbri

Giovani, frazioni, ambiente, economia e società. Sono queste le parole con le quali possiamo riassumere il programma di Fabio Anselmo presentato nella tana del lupo, San Martino, una di quelle frazioni su cui Alan Fabbri ha basato la scorsa campagna elettorale

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

Operazione “Drivers”, altri tre arrestati finiscono in carcere

Dopo il 49enne Claudio Orlandini, nella giornata di ieri, domenica 21 aprile, altri tre arrestati nell'ambito dell'operazione "Drivers" sono stati trasferiti nel carcere di via Arginone: si tratta del 40enne Mateo Leprotti, del 43enne Marco Neri e del 37enne Vincenzo Scotti

Il presidente della Fondazione Riccardo Maiarelli durante l'assemblea del 2014

Il presidente della Fondazione Riccardo Maiarelli durante l’assemblea del 2014

L’assemblea dei soci e l’organo di indirizzo della Fondazione Carife hanno approvato il bilancio consuntivo 2015, che registra un passivo da record per oltre 72 milioni di euro dovuto, come tristemente noto, all’azzeramento di tutte le azioni e obbligazioni di Carife in seguito al decreto Salva-Banche dello scorso novembre, che ha portato all’estinzione di tutti i diritti amministrativi e patrimoniali nel capitale della nuova banca.

“Che la situazione a fine Novembre fosse così deteriorata da richiedere il sacrificio totale degli azionisti ed anche quello degli obbligazionisti, è stata una amara sorpresa – è la posizione espressa dall’organo di indirizzo – e per chiarire come si fosse potuti arrivare a questo risultato, disattendendo le aspettative sorte in migliaia di azionisti per le diverse prospettive espresse nell’assemblea di Carife a Luglio 2015, la Fondazione si è attivata proponendo ricorso al Tar del Lazio”. In questa procedura sono stati impugnati tutti i provvedimenti relativi alla decisione della Banca d’Italia di “Risoluzione della crisi” di Carife spa e nel corso dell’udienza del 18 aprile scorso, in cui si decideva direttamente nel merito, il giudice ha inteso rinviare l’udienza al 4 ottobre 2016 per consentire ulteriori acquisizioni documentali, probabilmente anche alla luce di elementi importanti, rilevanti anche per la Fondazione Carife, emersi a marzo 2016 dal memoriale che Banca d’Italia ha depositato alla Camera di Consiglio del Tar del Lazio, in opposizione al ricorso della Fondazione CariJesi nella vicenda di Banca Marche, finita anch’essa nel decreto ‘salvabanche’.

Nel 2015 l’attività della Fondazione si è dovuta necessariamente misurare con il perdurare del commissariamento della Cassa di Risparmio di Ferrara, con la carenza di nuove risorse per le erogazioni e con la prospettiva di ridefinire la propria missione. Di conseguenza, la funzione erogativa dell’ente è proseguita, come nel 2014, per la residua disponibilità di stanziamenti deliberati in precedenti esercizi e per i quali le condizioni di pagamento sono maturate nel 2015.

All’ordine del giorno in entrambe le riunioni odierne vi era anche l’esame delle modifiche statutarie. La Fondazione era infatti impegnata da tempo sul fronte dalla riforma dello statuto per allinearlo a quanto previsto dalla Carta delle Fondazioni, documento promosso dall’Acri nel 2012 in cui si gettavano le linee di cambiamento rivolte alle fondazioni bancarie per una riforma comune e condivisa degli enti conferenti. Indicazioni che sono poi confluite, lo scorso 22 aprile 2015, nel Protocollo d’intesa tra Acri e Mef, che è così diventato il nuovo testo cui far riferimento nella stesura statutaria alla luce della intervenuta condivisione dei contenuti da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo accordo a livello nazionale ha quindi imposto di accelerare il generale processo di revisione statutaria: il nuovo testo, così come proposto dalla commissione interna alla Fondazione che ne ha curato la scrittura, è stato quindi portato all’attenzione sia dei Soci che dell’Organo di Indirizzo e quest’ultimo ne ha approvato la nuova stesura.

L’Assemblea dei Soci ha inoltre approvato il bilancio preventivo della Fondazione Gulinelli e il bilancio consuntivo 2015 della Fondazione Barion Vito, di cui si segnalano complessivi 5.000 euro erogati a favore dell’Associazione Italiana Assistenza agli Spastici e alla sezione di Ostetricia e Ginecologia dell’Arcispedale “S. Anna”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com