Trapela ottimismo dagli uffici della questura e della procura di Ferrara, riguardo il caso del piromane/stalker che secondo gli inquirenti è responsabile dei recenti atti vandalici che nelle ultime settimane hanno colpito la Biblioteca Ariostea e il suo personale. L’indagine sembra infatti vicina a una svolta, che potrebbe culminare entro poche ore (o durante il fine settimana) con una misura cautelare o con un’ordinanza restrittiva che imponga al sospetto, un ragazzo pugliese di circa 30 anni, il divieto di avvicinarsi alla biblioteca comunale. Le ipotesi di reato che lo riguardano sono danneggiamento aggravato, incendio doloso e stalking.
Il giovane aveva svolto uno stage presso la biblioteca, al termine del quale non ha però ottenuto un rinnovo e, al contrario, ha ricevuto una valutazione negativa da parte della dirigenza. Da quel momento sarebbero partite le sue ritorsioni nel proprio ex luogo di lavoro, il cui portone è stato incendiato per tre volte e in cui il 30enne si è presentato anche in pieno giorno e a volto scoperto scagliando una pietra contro una vetrata e un gavettone di vernice blu contro una targa storica.
Nonostante l’iniziale avviso di chiusura “a tempo indeterminato”, la biblioteca ha ripreso l’attività dopo un solo giorno, anche in seguito al coro di solidarietà giunto da associazioni, istituzioni e da tutta la cittadinanza. Il gruppo consigliare di Ferrara Concreta propone anche di installare un sistema di videosorveglianza, in grado di rendere più agevole le procedure di identificazione in situazioni di questo genere. “Se per oltre 600 anni non abbiamo avuto bisogno di particolari precauzioni, – afferma il consigliere Alberto Bova – oggi sentiamo la necessità di proporre, con una mozione, l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza nei luoghi pubblici di interesse storico culturale che permettano di disincentivare questi ignobili atti. Oggi, effettivamente, grazie a questi sistemi di controllo risulta più semplice individuare gli eventuali responsabili. Inoltre la videosorveglianza può rappresentare un deterrente importante per gli incivili che non hanno a cuore il patrimonio culturale delle nostre città. La lista civica, come tutti i cittadini ferraresi, sostiene indispensabile riconoscere e assicurare alla polizia gli autori di questi atti di inciviltà che colpiscono il cuore di una città dichiarata Patrimonio dell’Umanità”.
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