Economia e Lavoro
26 Maggio 2016
Braccia incrociate per le difficoltà nella definizione del primo contratto nazionale di categoria

Sabato sciopero nei negozi aderenti a Federdistribuzione

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Vm Motori, trenta esuberi in vista

Altri trenta esuberi in Vm Motori, azienda centese che fa parte della galassia Stellantis. Negli scorsi giorni i sindacati, ma non la Fiom-Cgil, avevano firmato un accordo per nuove uscite volontarie nell'azienda nata dalla fusione tra Fca e Psa

(immagine d'archivio)

(immagine d’archivio)

Sabato di acquisti a rischio quello del 28 maggio a causa di uno sciopero nazionale indetto da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs nelle aziende aderenti a Federdistribuzione.

A Ferrara, le aziende coinvolte sono: Coin, Ovs, Aspiag (Interspar, Eurospar e Despar), Pam, Bennet, Zara e Limoni. Ci sarà anche un presidio nei pressi dell’unità produttiva Interspar Malpasso in via Pomposa, dalle 9 alle ore 12.

Il motivo sono le resistenze registrate dai sindacati nella definizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende aderenti a Federdistribuzione. “Le ragioni della rottura – spiegano le organizzazioni sindacali – sono da ricondurre alle condizioni inderogabili e non negoziabili poste da Federdistribuzione per la sigla del contratto, vale a dire: 1) La destrutturazione del sistema di inquadramenti utilizzando la leva del jobs act; 2) L’imposizione di norme destinate a consentire alle aziende di derogare a tutte le norme del futuro contratto anche in assenza di accordo tra le parti a livello aziendale; 3) La definizione di aumenti salariali che determinerebbe al 31 dicembre 2018 una massa salariale di 1.831 euro al 4° livello a fronte dei 3.000 euro previsti alla stessa data e al medesimo livello d’inquadramento dal contratto applicato ai dipendenti delle altre aziende del commercio, ossia alla stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.

“Porre a 29 mesi dall’inizio dei negoziati tali condizioni inderogabili e non negoziabili – proseguono i sindacati – dimostra che l’asserita volontà delle aziende aderenti a Federdistribuzione di realizzare un’intesa è priva di fondamento e del tutto strumentale, che vorrebbe imporre un diktat inaccettabile con il quale realizzare un evidente vantaggio competitivo a danno dei propri dipendenti. In aggiunta a ciò è emersa palese la volontà di Federdistribuzione di modificare in peggio le norme contrattuali sul mercato del lavoro, l’orario di lavoro e la bilateralità, con particolare riferimento ai sistemi di welfare (assistenza e previdenza integrative), determinando un danno aggiuntivo per i dipendenti delle imprese ad essa associate”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com