Argenta. Troppi incidenti, troppi camion che passano in mezzo ai centri abitati su corsie non in grado di ospitarli in contemporanea con altre auto, ciclisi e pedoni. Insomma, traffico sovradimensionato rispetto alle capacità della strada.
Per questo è stata lanciata una petizione online sulla piattaforma Change.org per chiedere che vengano al più presto realizzate le modifiche viarie alla statale 16, o Adriatica, nel tratto tra Argenta e Ravenna.
“Chi ha percorso questo infernale tratto di strada, sa di cosa si parla – si legge nella petizione lanciata da Francesca Verlicchi -: mezzi pesanti che attraversano i centri abitati, carreggiate troppo strette per ospitare ciclisti e camion, passaggi pedonali che mettono a rischio la vita dei pedoni, traffico sovradimensionato.
Stiamo riferendoci alla famigerata Strada Statale 16, o Adriatica, il cui tasso di frequenza di incidenti è il più elevato di Italia tra le strade della stessa tipologia (fonte ISTAT “Incidentalità nelle regioni d’Italia – anno 2013”) e parliamo in particolare del tratto da Argenta a Ravenna. Questa tratta attraversa molti paesi, creando veri disagi e pericoli sia alla popolazione sia agli stessi viaggiatori, che si trovano a fronteggiare una strada troppo stretta per la tipologia di traffico che deve sostenere, con buche e limiti dati dai centri abitati. Solo pochi giorni fa (9 maggio 2016), si è rovesciato l’ennesimo camion in zona Taglio Corelli, poco fuori l’abitato di Alfonsine. Negli anni – prosegue la petizione – è stata studiata una variante alla SS16 esterna ai centri abitati, in grado di sostenere meglio il traffico pesante: purtroppo, nella realtà dei fatti, ne sono stati costruiti solo due lotti, il collegamento tra Argenta e lo svincolo per la superstrada per Ferrara e l’anello attorno ad Alfonsine. Mancano le tratte tra Argenta e Alfonsine (circa 16 km) e tra Alfonsine e Ravenna (altrettanti km). Nel 2016 siamo stanchi di aspettare: chiediamo il completamento dei lavori per porre fine a questa situazione insostenibile”.
Secondo chi propone la petizione, inoltre, “la conclusione della variante potrebbe aiutare a potenziare il porto di Ravenna, che fa parte del progetto Trans-European Transport Network, oltre i collegamenti con la Regione stessa e quindi tutto il flusso turistico, senza appesantire ulteriormente l’asse Bologna-Ferrara e Bologna-Ravenna e la SS309 Romea”.
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