Attualità
25 Maggio 2016
Dibattito sulla proposta di Attiva Ferrara a palazzo Roverella. Carradori: "Prima consolidare eccellenze e servizi"

Alleanza con la Romagna, un’ipotesi per la sanità ferrarese

di Redazione | 2 min

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0aed5bd0-8946-465c-97a7-1cb886113b6cNell’ottica dell’area vasta si può immaginare la sanità ferrarese più legata alla Romagna che a Bologna. Una proposta lanciata ieri pomeriggio a palazzo Roverella dalla presidente di Attiva Ferrara, Marcella Pacchioli, nel corso del convegno con rappresentanti di Unife e Azienda Ospedaliera organizzato dalla stessa associazione sul tema.

La logica della proposta parte dal timore che Ferrara possa essere declassata dal perseguimento dell’annessione ‘tout court’ a Bologna, divenendone una sorta di succursale (anche a causa dell’enorme peso specifico dell’università felsinea), mentre guardare alla Romagna, secondo Pacchioli, “può costituire una alternativa credibile e migliore: la Romagna, a differenza di Bologna, non possiede una propria università con la facoltà di medicina e questo valore aggiunto glielo può offrire Ferrara, in una ipotesi di integrazione e accrescimento comune”.

Per il direttore generale del Sant’Anna, Tiziano Carradori l’ipotesi Romagna potrebbe essere presa in considerazione, ma esclusivamente in una logica di sistema di collaborazioni e alleanze che tenga assolutamente in considerazione la necessità di non perdere per strada i ‘flussi’ dell’utenza e, nello stesso tempo, recuperare un 23% di “emigrazione” verso Bologna e il Veneto consolidando le eccellenze e migliorando i servizi. “Non è un problema di qualità – ha detto Carradori – semmai dobbiamo risolvere qualche problema di efficienza e organizzazione”.

Per l’Università di Ferrara, rappresentata al convegno da Adolfo Sebastiani, si tratta invece di “attaccare” cercando l’espansione verso la Romagna attraverso l’acquisizione di nuove docenze, mentre anche il coordinatore dei servizi Asl della Romagna, Saverio Lovecchio, vede di buon occhio un’alleanza collaborativa con Ferrara, il tutto nell’ottica unire le forze e le reciproche eccellenze.

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