Cento
21 Maggio 2016
All'inaugurazione di un'esposizione di "paura, riscatto, ricostruzione" presente anche il ministro Franceschini

Gemellaggio L’Aquila-Cento, apre la mostra ‘Arcobaleno 900’

di Redazione | 3 min

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Il taglio del nastro di Arcobaleno 900

di Serena Vezzani 

Cento. “Arcobaleno 900”: questo il titolo della prima mostra del gemellaggio L’Aquila-Cento inaugurata ieri, venerdì 20 – nell’anniversario del terremoto – alle 16.30, dal ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini, presso la Galleria d’arte moderna Aroldo Bonzagni (piazza Guercino, 39).

Una collezione di ben 42 tele inedite della galleria centese e del Museo nazionale d’Abruzzo, che riunisce Guttuso, Capogrossi, Maccari, Fontana e altri artisti italiani del periodo 1945-1968, e una mostra fotografica che racconta il territorio della città abruzzese, che rimarranno aperti al pubblico, a ingresso gratuito, fino al 17 luglio.

Una collezione che intende indagare “le due anime della produzione pittorica del dopoguerra” hanno illustrato Fausto Gozzi, direttore dei Musei cittadini, e Lucia Arbace, direttore del Polo museale d’Abruzzo, “la figurazione e l’astrattismo, il realismo e il formalismo: tante chiavi di lettura e una varietà d’interpretazioni per artisti contemporanei ma profondamente diversi l’uno dall’altro, espressioni di una società post-bellica”.

E che è il culmine di ” un percorso comune – l’ha definito l’assessore alla cultura di Cento Claudia Tassinari, – che ha avuto inizio subito dopo il 20 maggio: l’associazione ‘L’Aquila siamo noi’ e l’orchestra sinfonica ci hanno supportato con volontari nei campi d’accoglienza, e due concerti, quello del 25 luglio 2012 e quello del 29 maggio 2014, che hanno contribuito a portare i riflettori nazionali su di noi e a ricostruire”.

Dario Franceschini

Dario Franceschini

“Arcobaleno 900” incrocia dunque “due storie drammatiche, di riscatto, di ricostruzione, di impegno civile – ha commentato Franceschini, – due storie che ho seguito molto da vicino: che nonostante il dolore hanno voluto investire nell’attrattività e nel turismo”. Una visione positiva, quella del ministro, che ha dichiarato come sia stato superato “il momento critico dell’oblio, del rischio di dare la precedenza ad altre priorità penalizzando il patrimonio culturale. Di questo mi sono occupato personalmente: sono infatti stati stanziati 70 milioni di euro per il progetto di ricostruzione del tessuto storico del ducato estense, sede di eccellenze formidabili; così come furono stanziati fondi per L’Aquila”.

Si va quindi nella “direzione giusta – ha proseguito Franceschini. – Siamo il primo Paese europeo in quanto a turismo extraeuropeo: la crescita è enorme in numeri assoluti, tra qualche anno toccheremo il picco di 500 milioni di persone provenienti da Paesi che non avevano mai avuto turismo in uscita. Rinnovo il mio impegno a trasformare l’Italia nel museo ‘diffuso’ che tutto il mondo c’invidia: questa mostra è un traguardo importante, è il simbolo di una comunità che ha richiuso le ferite, che non ha voluto lasciare nulla d’incompiuto”.

“Il 20 maggio – è intervenuto il sindaco di Cento Piero Lodi, – deve diventare, forse lo è già diventato, un giorno di rinascita e rilancio per la nostra comunità: non più la data di una tragedia ma uno stimolo ad andare avanti”. Anche per la città dell’Aquila, rappresentata dall’assessore della giunta comunale Maurizio Capri, la mostra sarà un’occasione per consolidare il legame con Cento, che “come noi, ha bisogno di ricreare il tessuto sociale ed economico attraverso l’arte, la bellezza, il recupero dell’identità culturale”.

A questo proposito seguirà infatti l’esposizione delle opere del Guercino nella città de L’Aquila nel prossimo futuro. Sponsor dell’iniziativa la banca centro Emilia, fondazione Carispaq, Ance-L’Aquila, la società Clara, gli Amici della pinacoteca; la mostra rimarrà aperta da venerdì a domenica, e festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.

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