Comacchio
21 Maggio 2016
Giovedì sera pienone a Palazzo Bellini per approfondire tutte le tematiche

Comacchio ‘capitale della cultura’, la candidatura è sempre più vicina

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Comacchio dice sì alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2018. Si sono presentati in tanti giovedì sera a Palazzo Bellini per l’incontro volto alla presentazione dei contenuti emersi durante i cinque tavoli di discussione organizzati per approfondire le tematiche della cultura, dell’identità, dell’ambiente, del turismo, della tecnologia, della creatività e della coesione e inclusione sociale.

Il rapporto uomo/natura, le emergenze architettoniche, il paesaggio, la costa, la cultura dialettale e il ricco contributo delle associazioni locali, sono solo alcuni dei temi emersi e sui quali è stato proposto di puntare nella descrizione di Comacchio all’interno del dossier di candidatura. Un documento, questo, che dovrà riassumere in 60 pagine il progetto comacchiese e andrà presentato al Ministero dei Beni Culturali entro il 30 giugno. Tanti anche i progetti che i cittadini hanno immaginato possano essere inseriti nell’elenco di iniziative da programmare nell’arco del 2018. Si va dal corso di cinema per ragazzi, alla scuola di musica, dai progetti dedicati alle famiglie e alle persone con disabilità, alla realizzazione di percorsi di archeo-bike, fino alla “batana accessibile” e alla street art come mezzo per includere le periferie nel patrimonio artistico di Comacchio.

“Questa giornata dimostra che possiamo credere ancor di più in a questa candidatura – ha spiegato il dirigente alla Cultura Roberto Cantagalli – credo che già la grande partecipazione registrata e i tanti contributi che, pur in così poco tempo, sono stati condivisi siano da considerarsi il vero successo di questo percorso. Forse non tutto potrà essere inserito nel dossier, ma il confronto che si è creato ai tavoli è stato sicuramente interessante e merita di continuare anche a prescindere dalla candidatura”.

Sono stati in oltre 150, infatti, a prendere parte a vario titolo ai cinque tavoli tematici. Un gruppo di vasto e soprattutto variegato, fatto di insegnanti, imprenditori, educatori, impiegati, ma anche giovani, mamme e semplici cittadini, tutti impegnati nell’unico scopo di immaginare il futuro culturale di Comacchio. A loro si aggiungono i tanti che hanno voluto condividere i propri contributi tramite e-mail e tramite il sito internet del Comune di Comacchio.

Se ai coordinatori dei tavoli è stato dato il compito di presentarne i contenuti, ampio spazio è stato dato anche ai liberi interventi da parte dei presenti all’incontro a Palazzo Bellini. Interventi dai quali sono emerse la soddisfazione in merito all’esperienza vissuta partecipando agli incontri e la voglia di proseguire con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura. “Questo successo di partecipazione non era scontato, come non era scontato che l’Amministrazione avviasse un percorso partecipato per la candidatura – ha detto, ad esempio, Massimiliano Venturi, uno dei partecipanti ai tavoli, originario di Ravenna, ma da tempo impegnato a Comacchio in diverse iniziative culturali – credo che a questo punto non si debba più avere paura, bisogna buttarsi e fare questo salto”.

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