di Carolina Fiorini

Mesola. Mesola nel 2015 è stata riconosciuta dal Mab (man and the biosphere), il riconoscimento dell’Unesco alle riserve naturali che salvaguardano il rapporto tra uomo e ambiente conservandone la biodiversità.

Mesola oggi, più precisamente il 29 e 30 maggio, ospita “Vinessum 2016, viaggio alla scoperta di terre e vignaioli” proponendo vini frutto d’un lavoro artigiano e del territorio.

Grazie a Vinessum si potranno degustare una ricca varietà di vini e sapori, ideati dalla tradizione della terra al più naturale: il target dell’azienda è proprio quello di familiarizzare con i produttori naturali il cui lavoro, nelle vigne come nelle cantine, vede la rinuncia delle sostanze chimiche e trattamenti sistemici o dei coadiuvanti enologici.

Il sindaco del Comune di Mesola Padovani Gianni Michele, assieme al vicesindaco Dario Zucconelli e ad Andrea Marchetti, organizzatore Vinessum con Tiziano Ferriani, presentano l’evento che ospiterà 120 espositori domenica 29 dalle 11 alle 19 e lunedì 30 maggio dalle 11 fino alle 18 presso il castello di Mesola, programma organizzato con la collaborazione della pro loco di Mesola.

“L’idea di Vinessum nasce da un’amicizia e dalla passione del vino – racconta Andrea Marchetti –. questo sarà il quarto evento firmato Vinessum, dove è impresso il timbro della tradizione di piccola cantina e del piccolo produttore, strettamente legato al territorio”.

L’aspetto artigianale è al centro delle aspettative e delle risorse messe in relazione, in cui la parola chiave è etico: “avvicinarsi all’aspetto etico, filosofico, rispettoso dell’ambiente (e della lavorazione in cantina) è la caratteristica che contraddistingue la nostra qualità”.

Vinessum inoltre collabora con NonSoloTappo di Roberto Orciani, ed instaura rapporti anche con la neonata associazione #ekwine.

L’ingresso al castello di Mesola ha un costo di 22 euro per l’intera giornata o di 33 euro per poter aver accesso agli stand entrambe le giornate.