Politica
3 Maggio 2016
L'avviso di Lodi a Tagliani e Sapigni: "Se qui dovesse succedere qualcosa di spiacevole, faremo chiudere immediatamente la struttura"

Migranti e accoglienza. La Lega protesta per le vie di San Bartolomeo

di Redazione | 3 min

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San Bartolomeo in Bosco. Circa un centinaio di persone lunedì sera hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Lega Nord per le vie del paese per contestare l’arrivo di undici richiedenti asilo in una palazzina privata messa a disposizione della Prefettura dai proprietari. Il corteo, capeggiato dal responsabile Sicurezza e Immigrazione di Ferrara del Carroccio, Nicola Lodi, e dal consigliere comunale Giovanni Cavicchi, è partito dalla piazza del paese per arrivare fin davanti al cancello della palazzina che nei prossimi giorni ospiterà i profughi.

La Lega contesta il fatto che la scelta di ospitare undici richiedenti asilo sarebbe stata fatta senza informare la cittadinanza se non ormai a fatto compiuto. Alcune settimane fa Asp e Camelot, che si occuperà della gestione della struttura, hanno organizzato una riunione nei locali della parrocchia per comunicare l’arrivo degli undici profughi. I cittadini si dicono sul piede di guerra per “una decisione presa senza tenerli in considerazione”. Una presenza, secondo i presenti al corteo, che andrebbe a pregiudicare la sicurezza dei bartolomeesi e la tranquillità di un paese, peraltro, già alle prese con numerosi furti nelle abitazioni.

Una protesta che parte da San Bartolomeo ma che punta a coinvolgere tutti i piccoli e tranquilli centri del forese che potrebbero essere potenzialmente essere interessati in futuro da nuove case private messe a disposizione per l’accoglienza di profughi. “La nostra non è solo una protesta, ma un grido d’allarme che lanciamo alla cittadinanza – spiega Nicola Lodi -. L’indignazione di questi cittadini è tanta, è tanta perché sanno che questi undici signori costeranno ben quindicimila euro al mese allo Stato e avranno tutti i confort possibili, comodità che neanche molte persone che hanno lavorato una vita intera posso permettersi di avere. È un razzismo al contrario, ormai gli extracomunitari siamo diventati noi. Come già avviene a Cona e Pontelagoscuro, queste persone non avendo nulla da fare durante la giornata, gironzolano tra le vie e stanno tutto il giorno nei parchetti ad ubriacarsi. Questa protesta non sarà fine a se stessa: ormai non possiamo più fermare l’arrivo degli undici richiedenti, ma vogliamo mettere in guardia Tagliani e la Sapigni sul fatto che, se qui dovesse succedere qualcosa di spiacevole, faremo chiudere immediatamente questa struttura”.

Anche a San Bartolomeo, dopo i blitz al Palaspecchi, nei prossimi giorni sono attese le troupe e gli inviati di Mediaset che già da mesi stanno seguendo le proteste di Lodi. “Tagliani e Sapigni hanno commesso un grave errore – sottolinea Giovanni Cavicchi -, non chiedere l’opinione dei cittadini di San Bartolomeo, questo non è il modo di amministrare un territorio. Non siamo razzisti ma non è giusto che questa immigrazione indiscriminata pesi sulle nostre tasche già pesantemente svuotate a causa della crisi”.

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