Comacchio
30 Aprile 2016
Il Comune approva il sistema premiale. A far salire i costi lo smaltimento dei rifiuti spiaggiati

Tari, Comacchio premierà chi fa la raccolta differenziata

di Redazione | 4 min

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Consiglio comunale Comacchiodi Giuseppe Malatesta

Comacchio. La seduta consigliare con all’ordine del giorno l’approvazione del piano finanziario della tariffa di igiene ambientale, ha accolto gli interventi dell’ingegner Raffaele Alessandri di Area Spa, figura di supporto per la discussione del piano approvato. Cifre, criticità e soluzioni relative alla tariffa applicata sono state chiarite dai relatori anche in risposta alle obiezioni provenienti dai consiglieri di opposizione in consiglio.

“Come già specificato per quanto riguarda il piano finanziario complessivo la competenza per l’approvazione è di Atersir (il soggetto regolatore regionale) e non del consiglio comunale – ha ribadito il sindaco Marco Fabbri in apertura di discussione -, mentre la competenza su questa delibera di ridistribuzione interna del piano finanziario è ovviamente nostra”.

Fabbri spiega che il piano finanziario da 10 milioni di euro, nella sua ridistribuzione tra utenze domestiche e non, intende muoversi nella direzione di agevolare le imprese. “Per raggiungere gli obiettivi del piano regionale dei rifiuti– aggiunge – abbiamo spinto con il sistema di porta a porta soprattutto in alcune località, dal centro storico alle frazioni dei lidi. Quest’anno è prevista una sorta di sperimentazione 2.0 sia sul Lido di Volano che sul Lido di Scacchi, con l’intento di migliorare sempre più la qualità del rifiuto e arrivare a un sistema premiale”.

Alessandri ha spiegato a proposito che tra le novità del piano finanziario vi è l’introduzione del contributo per la costituzione di un fondo incentivante (previsto dalla legge regionale 16) che prevede appunto premialità per il raggiungimento delle soglie di raccolta differenziata. La distribuzione del fondo, gestito dalla Regione attraverso Atersir ha permesso nell’ultimo anno un ritorno nelle casse comacchiesi di 170 mila euro. Sempre Alessandri ha inoltre suggerito un’agevolazione tariffaria (20% di sconto sulla parte variabile) per le attività agrituristiche delle aziende agricole (che da normativa nazionale sono state assimilate alle utenze domestiche in merito allo smaltimento di rifiuto organico) e l’avvio ove consentito dalla normativa del compostaggio di comunità, “particolarmente adatto alla zona a vocazione turistica, di forte impatto nella riduzione della produzione di rifiuto organico”.

“Tra le novità già in programma – annuncia Fabbri –l’istallazione sul territorio di compattatori ecologici, comunemente conosciute come ‘macchinette mangia-bottiglie’. In collaborazione con Cadf stiamo studiando un sistema innovativo che leghi il riciclo della plastica all’incentivazione del consumo di acqua potabile, fornendo gratuitamente acqua da bere in cambio del conferimento di plastica. Un segnale forte, un progetto educativo che speriamo vada in porto”. Fabbri ha inoltre ricordato che si rinnovano in collaborazione con Area i progetti di educazione ambientale che coinvolgono le scuole dell’infanzia e che hanno garantito una contribuzione che ha consentito di abbattere le tariffe di queste strutture fino al 50%.

Le problematiche evidenziate e condivise anche con la minoranza in consiglio sono quelle connesse ai costi di incenerimento, in costante crescita a fronte di una migliore prestazione del cittadino in termini di raccolta differenziata, virtuosa ma non abbastanza da compensare tali aumenti e conquistare un risparmio in bolletta. Da diverse parti si fa infatti notare che i costi a carico del cittadino sono ogni anno in aumento. “Per il 2016 l’aumento è di circa lo 0,14 % – annuncia Alessandri – su cui ha inciso sicuramente l’incremento dei costi dell’inceneritore ferrarese (passato da 115 a 121 a tonnellata), tuttora la voce più pesante nel piano finanziario”.

Anche per rispondere ad una richiesta dei consiglieri Davide Michetti (lista civica L’onda) e Moh’dKubbajeh (Pd), Alessandri ha spiegato che nel caso di inceneritori bacinizzati come quello di Ferrara, in assenza di mercato e concorrenza, il costo di smaltimento è determinato da Atersir sulla base di una delibera regionale che prende in considerazione elementi come il costo di costruzione, di gestione e ammortamenti che vengono scontati dai ricavi.

“Sulla base di dati più o meno certi – spiega – si determina un costo che non è però reale. Noi infatti paghiamo un corrispettivo inferiore e stiamo creando un debito che pagheremo nei prossimi anni. Anche per questo è essenziale intervenire sui costi di smaltimento”. Per quanto riguarda invece il ricavo ottenuto dalla raccolta differenziata, questo viene scomputato dalla tariffa comunale. “Nel caso di Comacchio parliamo di un ricavo di 175 mila euro, cifra raddoppiata rispetto all’anno precedente”.

Ma ad appesantire la tariffa comacchiese, rendendo più vani comportamenti virtuosi e aumenti dei ricavi da differenziata c’è anche, come ha spiegato Fabbri con l’aiuto di Alessandri, lo smaltimento dei rifiuti spiaggiati su coste e argini, rifiuti che non provengono necessariamente dal territorio ma che sono per legge di competenza del comune costiero in termini di incenerimento. “Stiamo parlando per il 2015 di 5000 euro in più per il comune – ha detto Alessandri -, quindi del 5% della tariffa”. Costi che secondo Fabbri andrebbero ripartiti a livello nazionale o almeno coperti da un fondo di solidarietà.

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