Cento
1 Maggio 2016
Il candidato risponde alle offese e denigrazioni trovate nella cassetta postale di un suo sostenitore

Mattarelli ‘vittima’ di lettere diffamatorie anonime

di Redazione | 2 min

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Quattro sono le lettere anonime, “da un lato innocue e ridicole” come le ha definite Marco Mattarelli, “e dall’altro offensive e diffamatorie, prive di costruttività e argomentazione, che attaccano la mia professionalità” trovate nella cassetta postale di un sostenitore del candidato sindaco: “Ho il sospetto che i toni con cui sono state scritte aumenteranno sempre di più – è il suo commento – e che ne siano state diffuse altre copie, forse a centinaia”.

Per citare alcuni passaggi delle lettere, il misterioso anonimo accusa Marco Mattarelli di essere un “lama”, di essere pericoloso in quanto “sputa, e se ha sputato nel piatto della Caricento sputerà anche nel piatto comunale, come sta già facendo da consigliere: sarà peggio dell’Isis, i nostri monumenti sono a rischio, incominciando dalla Rocca”.

E continua insinuando che sostenere che “ha lavorato alla Caricento mi sembra eccessivo” piuttosto “è stato dipendente”; inoltre, “Si atteggia a sindaco prima di esserlo, e questa è una mancanza di rispetto verso gli elettori, una palese dimostrazione di megalomania”.Non tollero che si metta in discussione il mio operato e la mia serietà – afferma Mattarelli, – denigrare 36 anni in quell’azienda significa che qualcuno mi odia a morte, o che sta iniziando a trovare scomodo l’operato della mia coalizione, dichiaratasi, da quando ho annunciato la mia candidatura, contro i poteri forti che governano Cento”.

Il candidato risponde ricordando inoltre la sua assoluzione dalla Cassazione perché “il fatto non sussiste” a seguito della citazione in giudizio da parte dell’ex direttore ed ex presidente della banca, e dei 200.000 euro di risarcimento nei suoi confronti per danni provocati dai predetti in sette anni, per i quali, sostiene Mattarelli, “ha pagato qualcun altro”. “Trovo oltretutto assurdo che mi si accusi di volere il male della Caricento, quando sono anni che presento ordini del giorno in sua difesa e ho sollecitato Lodi, di recente, in un’interpellanza proprio per salvaguardare il futuro della cassa”.

Ma non è solo Marco Mattarelli a essere nel mirino dei recenti attacchi: anche Mirco Gallerani, direttore della rivista ‘Cento per Cento’, viene denigrato e definito ‘Dalai Lama’ nelle lettere, “in India è stato folgorato dal vero Dalai Lama. Poi è tornato a Cento, ha tentato la via della politica e si è purtroppo convertito al giornalismo”.

Per il momento, di fronte alla provocazione Mattarelli afferma che non sporgerà denuncia, ma procederà senz’altro a farlo se persisteranno: “Non voglio più leggere una sola parola. Non sono arrabbiato, sono inferocito”.

 

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