Attualità
30 Aprile 2016
Verrà firmato l'atteso accordo per valorizzarli nel sistema museale nazionale

Franceschini a Ferrara per l’intesa sui musei scientifici

di Redazione | 3 min

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Stefano Mazzotti e Massimo Maisto

Stefano Mazzotti e Massimo Maisto

di Marcello Celeghini

Ferrara è stata scelta ancora una volta quale sede dell’ormai consueto convegno di primavera dell’Anms, l’Associazione Nazionale Musei Scientifici. Si svolgerà, infatti, martedì prossimo, 3 maggio, nella Sala Estense il convegno dal titolo ‘Educazione e governance dei musei scientifici nel futuro’. Un momento di riflessione e approfondimento aperto a tutti gli studiosi e agli appassionati del settore o anche a semplici curiosi. Nell’ambito del convegno, alla presenza del ministro Dario Franceschini, avverrà la cerimonia di sottoscrizione dell’Accordo attuativo tra Mibact, Miur, Anci e Anms che metterà nero su bianco quanto stabilito dall’Accordo di collaborazione per la valorizzazione e l’integrazione dei musei scientifici nel sistema museale nazionale, siglato lo scorso ottobre a Torino.

Il programma della giornata avrà inizio alle ore 9. La prima parte del convegno vedrà gli interventi e i contributi al dibattito del direttore del Museo Civico di Storia Naturale, Stefano Mazzotti, del direttore del Museo della Scienza di Trento, Michele Lanzinger e del filosofo della scienza e responsabile del Giardino della Biodiversità di Padova, Telmo Pievani. Alle 11 avverrà la sottoscrizione dell’Accordo per l’integrazione dei musei scientifici nel sistema museale nazionale, a cui seguiranno gli interventi di Luigi Amodio della Città della Scienza di Napoli, del direttore del Musei civico di Storia Naturale di Genova, Giuliano Doria, e di Guido Chelazzi che parlerà del Museo di Antropologia ed Etnologia dell’’Università di Firenze.

I lavori del convegno riprenderanno nel pomeriggio alle 15 con i contributi di Franco Andreone del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e di Luca Mizzan del Museo di Storia Naturale di Venezia. Seguirà una discussione aperta a tutti e, per concludere, alle 16.30 si terrà l’assemblea dei soci Anms.

Il momento centrale della giornata, si diceva, sarà la firma dell’Accordo attuativo dell’intesa per la valorizzazione e l’integrazione dei musei scientifici nel sistema museale nazionale. A sottoscrivere lo strico accordo ci saranno per il Mibact, la segretaria generale Antonia Pasqua Recchia, per il Miur, il capo dipartimento Marco Mancini, per l’Anci, il vice sindaco di Ferrara Massimo Maisto e per l’Anms, il presidente dell’associazione Fausto Barbagli. Il documento andrà a colmare una lacuna tutta italiana nella governance dei musei scientifici e naturalistici. “Finora- spiega l’assessore alla Cultura Massimo Maisto – in Italia nessun museo scientifico è mai stato classificato come museo nazionale, neppure i grandi musei come quelli di Trento e di Genova e, quindi, tutti i costi di gestione di queste enormi strutture sono a carico degli enti locali, comuni e province, e delle università. In questo modo l’enorme potenziale di questi luoghi non viene espresso al meglio. L’accordo prevede di favorire la tutela e la promozione culturale dei musei scientifici italiani nell’ambito della rete nazionale dei musei e dei poli regionali”.

Soddisfazione anche dal direttore del Museo civico di Storia Naturale di Ferrara, Stefano Mazzotti. “Il convegno servirà a fare il punto della situazione dei tanti musei scientifici italiani sia per quanto riguarda le loro problematiche sia per i punti di forza. I musei scientifici sono molto visitati in Italia, i numeri del Muse di Trento, ad esempio, sono strabilianti e ci mostrano come questo ambito culturale possa dare molto all’Italia. Il nostro Museo civico, ad esempio, è uno dei musei di scienze naturali che conserva più reperti in tutto il Paese, secondo le ultime stime ci aggiriamo su di un milione di reperti, dei quali solo lo zero virgola è esposto nelle sale. Da non dimenticare – prosegue Mazzotti – è l’importanza dei musei delle scienze per la didattica scolastica: ogni anno ospitiamo circa ottomila ragazzi delle scuole per attività di laboratorio nel Museo. In futuro ci aspettiamo di poter avere maggiori spazi entrando finalmente nella rete dei musei nazionali”.

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