Si intende replicare a quanto affermato dal consigliere Fiorentini sugli organi di stampa nella giornata del 28/04/2016.
Si ricorda che nel comunicato del 27/04 u.s. si stigmatizzava il comportamento tenuto dai vertici del partito relativamente a quanto avvenuto nell’assemblea autoconvocata del 23/03/16.
Nonostante il superamento dell’assemblea, della segreteria e della segretaria provinciale, deliberato all’unanimità dalla maggioranza degli iscritti (80%), come se nulla fosse accaduto ed ignorando completamente la decisione assunta, in data 19/04/2016, alla presenza di Marco Furfaro, responsabile nazionale dell’organizzazione di Sel e Maria Elena Baredi, coordinatrice regionale, si teneva un’assemblea provinciale del Partito SEL di Ferrara, ove venivano approvati il documento politico e la composizione del nuovo coordinamento provinciale.
Tali decisioni, tuttavia, venivano assunte alla presenza di un numero a dir poco esiguo e non certo rappresentativo della maggioranza degli appartenenti al partito, soprassedendo alle scelte pregresse effettuate da quest’ultima.
Pertanto, con il suddetto comunicato, la sottoscritta, denunciava la violazione dei principi democratici, nonché la violazione della stessa legittimità rappresentativa interna ed esterna al partito, mentre, sul punto, con l’articolo del 28/04/16, il consigliere Fiorentini, nulla esprimeva.
Con tale condotta il medesimo, non dava vita ad alcun confronto o dibattito politico sull’argomento, limitandosi a rilevare che la scrivente, due anni or sono, in sede di elezioni amministrative del Comune di Ferrara, era candidata in una lista civica antagonista a quella dell’attuale sindaco.
Per contezza di Fiorentini si rappresenta che ciascuno di noi ha un proprio passato politico e all’epoca la scrivente faceva parte del PDCI, che in quel preciso periodo storico, era alleato a Rifondazione, all’interno di un organismo denominato Federazione della Sinistra, la quale aveva deciso, a livello nazionale, di presentare una propria lista civica. Allorquando il partito a cui la sottoscritta apparteneva si è sciolto, la medesima ha ritenuto di aderire a Sel in quanto era il partito che più si confaceva a quelli che erano gli ideali di sinistra propri della sottoscritta e, da allora, l’agire della medesima è stato conforme alle direttive nazionali del partito, con conseguente assoluta coerenza ideologica e politica.
Ciò posto la scrivente, non accetta in alcun modo di essere etichettata come “soffrittiana” o appartenente al trio “Cariani – Soffritti – Bracchi”, riconoscendosi esclusivamente quale portavoce dei propri iscritti, nel rispetto dei principi di democrazia, rappresentatività e inclusione, propri del partito di Sel.
Per tale motivo le affermazioni di Fiorentini, oltre ad essere non corrette, superficiali, assolutamente irrilevanti, sono finalizzate esclusivamente a denigrare, gratuitamente, l’immagine politica della sottoscritta.
Se davvero di incoerenza si vuole parlare, come giustifica Fiorentini il fatto di essere, da mesi, sostenitore di un linea politica, quale quella professata dal coordinatore del Circolo Langer, che esclude qualsivoglia alleanza con il PD?
Come giustifica il fatto di rivestire la qualità di invitato permanente all’interno di un comitato di coordinamento provinciale ove uno dei coordinatori è proprio Cannella, segretario del sopra citato Circolo?
A tal proposito si ricorda al Fiorentini che il medesimo è stato eletto consigliere grazie ai voti di Sel, partito che ha sostenuto e sostiene, a livello comunale, il partito democratico.
Ancora. La cosa che più di tutte colpisce, è il fatto che Fiorentini continui a dichiararsi, anche recentemente sulla stampa, “indipendente nel gruppo di sinistra italiana”; sorge, pertanto, un’ulteriore, spontanea domanda: per quale motivo fondare un gruppo consigliare che si richiama all’idea di un partito, dal quale si continua a dichiarare indipendente?
Non si può che prendere atto che l’unica coerenza che lo caratterizza è la sua incoerenza.
Khety Bracchi
Coordinatrice Circolo “Don Chisciotte” di Ferrara